Quel dannato sguardo24/8/2019

Memoria per Quel dannato sguardo

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Quel dannato sguardo24/8/2019

di Federica Costanza
 
“A volte ci penso, penso a quanto io sia stata stupida a credere di provare grandi emozioni prima che arrivasse lei.
La cosa più assurda adesso è trovarmi qui,
qui a descrivere la felicità.
E non mi riesce nemmeno bene, 
mi basterebbe mostrare una sua foto quando mi pongono la domanda.
Vorrei tanto tornare a quel sabato.
Dove i nostri sguardi si incrociarono 
per la prima volta e poi..
Subito dopo, ritrovarmi le sue mani addosso ovunque.
Che sorriso, dio.
Riesce ad annullare tutti i pensieri che percorrono la mia mente.
Quasi mi sento bella, 
per tutte quelle volte che continua a ripetermelo.
È indescrivibile.
Non è perfetta ma ha quel qualcosa di cui ho bisogno. 
Così simile a me quanto diversa.
 
La vita è imprevedibile, 
passa dalla più totale calma 
al più grande dei casini,
e tu lì a sorridermi, 
il mio unico rifugio. 
Intorno a me c’era solo buio,
un vuoto incolmabile.
Amavo già la vita, 
l’ho sempre amata, 
non è mai stata una novità
per chiunque mi conoscesse, 
ma qualcosa mi ha portato al punto di amarla,
più di prima.
 
Quella mano che mi stringe,
quelle braccia dove mi rinchiudo, 
non pensavo avessi mai potuto riprovarle,
quelle emozioni.
Avevo paura, trattenevo il mio interesse.
Riuscì a farmi ritrovare il coraggio.
Il coraggio di buttarmi. 
In ogni situazione.
Bella. Sul serio.
Sì, bella.
Il suo sguardo è bello. 
Le sue mani sono belle.
E quando mi stringe a sé.. 
Riesce a non farmi pensare.
Non mi fa annoiare.
Non mi fa del male.
Così simili.
Così altro.
Aiai.
Quel dannato sguardo.
Potessi tenerlo per sempre con me.
Cercavo qualcosa di grande, 
Qualcosa che mi sconvolgesse i piani.
E lei, me l’ha buttati giù tutti.
Me ne creò altri nuovi.”
 
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