Museo del gasometro - Finalmente apre al pubblico1/10/2022

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Museo del gasometro - Finalmente apre al pubblico1/10/2022

Finalmente aperto Il Museo del gasometro, la collezione di opere d’arte dell’Azienda Municipalizzata Gas Energia di Palermo inaugurata nel 2018 ma rimasta fin ora chiusa al grande pubblico              

<<Restituire alla collettività un patrimonio artistico abitualmente sottratto alla pubblica fruizione. E’ stato questo, fondamentalmente, il motivo ispiratore del progetto Museo del gasometro>>.
Recuperare un bene – la collezione di opere d’arte acquisite dall’Azienda Municipalizzata Gas di Palermo in oltre un quarantennio – per consentirne
dunque la visione e il godimento a chiunque ne abbia desiderio.

Ben quarantotto opere d’arte – fra pittura, grafica, scultura e fotografia – , frutto di una lungimirante attività mecenatesca di promozione delle arti visive condotta dall’AMG nel corso dei decenni, che dopo un lavoro accurato di ricognizione e di inventario sono state finalmente esposte in un unico contesto e riconsegnate alla cittadinanza, andando così ad incrementaresi parva licet il già vasto patrimonio storico-artistico del capoluogo insulare.

Una raccolta di opere d’arte nata a partire da una prima mostra a tema (specificamente ed esclusivamente dedicata al gas ed alla produzione di energia) organizzata nel 1976, e via via consolidatasi grazie ad una serie di altre mostre di analogo contenuto promosse dall’Azienda fino al 1978. Ne è derivato – nell’arco di un triennio – un corpus di ben trenta fra opere grafiche e dipinti realizzati da alcuni dei più rappresentativi artisti siciliani della seconda metà del ‘900 (Mario Bardi, Pippo Bonanno, Anna Gagliardo Briuccia, Liliana Conti Cammarata, Giovan Battista Caputo, Salvatore Fabio Caputo, Giorgio Carpinteri, Bruno Caruso, Eleonora Chiavetta, Angelo Denaro, Alfredo Marsala Di Vita, Pippo Gambino, Armando Le Calze, Adriano Locatelli, Gaetano Lo Manto, Pippo Madé, Filippo Moncada, Totò Orlando, Emanuele Pandolfini, Michelangelo Papuzza, Nino Parlagreco, Tino Signorini, Mario Tornello, Miriam Trifirò, Aurora Varvaro, Giacomo Vizzini, Andrea Volo), che si è andato ad aggiungere alla prima opera acquisita dalla AMG intorno alla metà degli anni ’50 del secolo trascorso, per l’esattezza una grande tela del noto vedutista Sabatino Mirabella raffigurante con dovizia topografica le originarie architetture industriali della prima officina del gas palermitana.

A queste trentuno opere, nel 2007, in occasione della celebrazione del centenario della fondazione dell’Azienda del gas cittadina, se ne sono affiancate altre tre realizzate da artisti ben più giovani ma di fama non meno chiara e consolidata (due dipinti, rispettivamente di Guido Baragli ed Antonio Miccichè, ed una scultura di Croce Taravella), andando così ad arricchire maggiormente una collezione dai già variegati e multiformi connotati di carattere linguistico e narrativo.

Infine, ad ulteriore integrazione e completamento, nel 2017, su iniziativa dell’artefice del riordino della raccolta nonché curatore del nuovo allestimento Salvo Ferlito, sono state donate ben quattordici nuove opere – sempre sul tema del gas e della produzione di energia realizzate da altrettanti artisti di riconosciuto valore (Ilaria Caputo, Salvatore Caputo, Gaetano Costa, Giuseppe Cuccio, Olivier de Sagazane, Alessandro Di Giugno, Giuseppe Fell, Roberto Fontana, Manlio Giannici, Anna Kennel, Paolo Madonia, Enzo Romeo, Ignazio Schifano, Bice Triolo) grazie alle quali è stato possibile estendere ancor di più la collezione dell’AMG Energia di Palermo (con l’aggiunta anche di alcune opere fotografiche) e soprattutto consolidare l’idea di fondare un piccolo polo di natura museale. Un’idea che scaturisce proprio dall’evidente carattere – sono parole del curatore – di <<osservatorio privilegiato sulle arti visive siciliane (e più specificamente palermitane) del secondo ‘900>> e di <<impareggiabile punto di vista dal quale effettuare la fedele mappatura dello “spirito del tempo”>>, ovvia conseguenza dell’ampio andamento cronologico – un quarantennio e più – in cui si colloca la realizzazione delle quarantotto opere.

In questo risiede e va dunque ricercato – al di là della non sempre omogenea rilevanza estetica delle opere che annovera – l’effettivo valore museale di questa collezione: nel suo essere tempestiva proiezione della soggettività artistica sul contesto socio-economico del proprio tempo, testimone attendibile pertanto delle vicende (artistiche e non solo) in atto nello hic et nunc, <<riferimento obbligato – sono sempre parole del curatore – per chi voglia ricostruire le controverse dinamiche della nostra convulsa contemporaneità>>.

Il Museo del gasometro (via Tiro a segno 5, Palermo) potrà essere visitato – insieme all’intero complesso di archeologia industriale di cui fa parte – fino al 30 ottobre, ogni week end (venerdì, sabato e domenica), nell’ambito delle Vie dei tesori, la manifestazione che consente l’accesso a monumenti e raccolte d’opere d’arte abitualmente chiusi al pubblico (per maggiori informazioni su biglietti ed orari, telefonare allo 091-8420004 dalle 10 alle 18).


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