LA POETESSA DALILA MANCUSI E LA SUA ANIMA PROFONDA

29 March 2022

di Roberto Dall’Acqua
 
Il Giornale del Ricordo ha poste alcune domande alla poetessa Dalila Mancusi.
 
- Dalila la poesia è la tua ragione di vita. Chi siete voi poeti? Quali sono i tratti distintivi della personalità dell’artista e in particolar modo del poeta? 
- Noi poeti siamo gli albatros irrisi, scherniti e sbeffeggiati dai marinai. Il noto componimento poetico di Charles Baudelaire trasuda verità. Il poeta non è adatto alla vita prosaica ed è incompreso dalla gente comune. Noi poeti siamo ipersensibili e una sensibilità senza limiti comporta e provoca maggiore sofferenza. L’animo del poeta è profondo, vasto, immenso e non coglibile da tutti. 
 
- Perché ritieni che la poesia sia l’espressione più alta dell’animo umano? La collochi un gradino più in alto rispetto alle altre forme d’arte? 
- Sì, la danza è la più effimera delle arti mentre la poesia è la forma d’arte che mette più a stretto contatto con il proprio inconscio. Il poeta sguazza nelle acque torbide della sua parte più latente. D’altronde c’è uno stretto legame tra psicologia del profondo e letteratura. 
 
- In quali tue poesie ti rispecchi di più? 
- “L’anima” e “Preghiera del mattino”. Entrambe presenti nella mia ultima raccolta poetica “Affezioni Cosmiche”. 
 
- I libri di poesia sono poco letti. Cosa si potrebbe fare per avvicinare le persone alla poesia?
- Bisognerebbe prima cambiare questa società introducendo una dimensione estetica nella vita quotidiana.
 
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