DIRITTI D’AUTORE: IL PARLAMENTO EUROPEO HA DECISO

17 September 2018

di Vittorio Esperia

Raramente una proposta di direttiva suscita tanta emotività come quella che domani il Parlamento Europeo si accinge a votare per la seconda volta: la riforma della tutela del copyright in Internet. La normativa Ue in vigore è del 2001, quando la Rete era agli albori. Oggi si assiste a una sempre maggiore diffusione e condivisione online di articoli, video, immagini, senza che gli autori vedano un centesimo. Secondo la Commissione Europea, il 57% degli europei (dato 2016) accede gratuitamente ad articoli di stampa diffusi attraverso i social network, spesso colossi che fatturano miliardi di dollari. Un colpo durissimo a un settore già in ginocchio. La riforma punta a costringere i giganti dell’online a concordare con editori e produttori di contenuti il pagamento di una piccola royalty, magari forfettaria. Sul testo si è creata una durissima battaglia tra fronti contrapposti. Da un lato soprattutto i big digitali, da Facebook a Youtube, da Google a Microsoft, che mettono in guardia dalla «fine di Internet», ma anche organizzazioni e movimenti (come anche i Cinque Stelle) che fanno uso massiccio della Rete e temono «censure». 

Dall'altra editori, giornali, artisti che lamentano l’uso dei loro contenuti senza vedere un soldo. In questi giorni la Fieg (la Federazione italiana editori di giornali), l’Associazione degli editori europei (Enpa), la Siae hanno lanciato un appello a votare sì. Il primo round è andato ai detrattori della normativa, con la bocciatura a sorpresa in aula del testo, il 5 luglio. 

Mercoledì 12 settembre sono state prese decisioni importanti per il futuro prossimo dell’editoria.

 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it

News » ECONOMIA E POLITICA di Katiuscia Ester Marino - Sede: Nazionale | Monday 17 September 2018