“UOMINI ALLO SPECCHIO”: UN PROGETTO DI MICAELA ZULIANI
18 October 2018
di Micaela Zuliani
Uomini allo specchio - progetto ideato e realizzato da Micaela Zuliani
“Come in nessun luogo, quanto tra i riflessi di uno stesso specchio, possano inseguirsi la verità e l’inganno.”
Nuovo progetto fotografico di Micaela Zuliani, l’intento è rappresentare l'uomo e il suo riflesso.
LA SFIDA è essere autentici allo specchio e contemporaneamente in foto: due canali dove finzione e verità spesso si confondono.
La scelto della posa, look, specchio usato è scelto dall'uomo ritratto, tutto ha un senso perché soggettivo, non imposto dall’autore della foto.
Il progetto “Uomini allo specchio” non è solo uno scatto fotografico ma una vera e propria sfida ed esperienza che può creare un cortocircuito, vediamo perché.
Per realizzare questo progetto che vuole rappresentare il doppio, il riflesso delle persone, la difficoltà di essere autentiche davanti allo specchio e davanti alla fotocamera contemporaneamente, dove finzione e realtà si mescolano, prende ispirazione anche da due importanti personaggi: Irving Penn e Marina Abramovic.
Entrambi, il primo un grande fotografo di moda e ritratti, la seconda una performer, decidono di avere un contatto, una relazione col soggetto col solo sguardo, non con la voce, quasi sfidandoli a stare nel vuoto e nel silenzio, uno di fronte all’altro.
IRVING PENN dal 1948 iniziò a fotografare grandi celebrità mettendoli letteralmente “all’angolo” col suo “Corners Portrait“, ovvero in uno spazio ristretto, un set ad angolo acuto, neutro, con due pannelli messi insieme e il pavimento coperto con un pezzo di moquette vecchia. Questo confinamento, inaspettatamente, era vissuto non come una costrizione ma sembrava dare conforto ai soggetti ritratti. Il suo obiettivo fu quello di togliere ogni distrazione dovuta al personaggio e arrivare alla persona con una conversazione senza parola tra il fotografo e il soggetto ritratto. <<Entrambi i protagonisti cosi sono vigili e pronti ad accettare il rischio di un umiliante fallimento e se sono fortunati, tale collaborazione può dar vita a una foto che sembra toccare l’anima del soggetto>> dichiarò il fotografo.
Nel 2010, in occasione della retrospettiva che il Moma dedicò a MARINA ABRAMOVIC, più di 750mila persone aspettarono in fila fuori dal museo per avere la possibilità di sedersi di fronte all’artista e di comunicare con lei senza dire una parola, in una performance senza precedenti durata più di settecento ore. Una performance art rivoluzionaria (su youtube il video).
Ovviamente il progetto “Donne allo specchio” non vuole essere così ambizioso, ma un esperimento, una sfida che ha una durata massima di 45′ per soggetto ritratto, in cui la donna che vuole partecipare dovrà decidere intimamente se lasciarsi andare o mantenere maschere, decidere che posizione avere e che specchio usare, tutto in uno spazio ristretto e sempre uguale per tutte, dove la fotografa stavolta non metterà a proprio agio i suoi soggetti, ma starà in silenzio ad osservarle per poi scattare una foto in analogico e una in digitale.
Si può entrare in connessione, empatia nel vuoto, nel silenzio del solo sguardo ? In una società dove tutto è apparire, suoni, dichiarazioni ?
Vedremo…
COME FUNZIONA?
Ogni uomo che decide di partecipare sta in studio massimo 45′ scegliendo se fare foto nudo o vestito e quale specchio usare tra quelli a disposizione per un riflesso intero di tutto il corpo, o solo del viso. In questo periodo di tempo la fotografa Micaela Zuliani deciderà quando scattare, in base all’autenticità o meno da lei percepita.
Verrà scelto un solo scatto digitale dalla fotografa, non verrà fatta nessuna modifica con photoshop estetica o artistica all'immagine, lo scatto sarà pertanto solo a colori. L’autorizzazione alla pubblicazione sarà a scatola chiusa, accettando di partecipare, si accetta implicitamente questa clausola. Fa fede questa comunicazione pubblica, non verranno fatte firmare liberatorie singole.
Verrà data una copia dello scatto. Accettando di partecipare accettate la pubblicazione ed esposizione dell’eventuale stampa finalizzata ad una mostra, qualora venisse organizzata in futuro.
Non viene previsto nessun tipo di retribuzione. Non si cercano interpreti o modelli.
Per chi vuole partecipare può inviare una mail a: info.micaelazuliani@gmail.com
con oggetto: Uomini allo specchio.
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