Tennis Nuoro 94, azzurro senza età

23 July 2016

di Roberto Dall'Acqua

Lo aveva anticipato ad Aprile e lo ha realizzato in tre mesi. L'agognato <<vorrei rifare il fondo dei campi>> di Antonio Serra, presidente del Tennis Club Nuoro 94 si è ora realizzato. Il campo centrale dell'impianto di via Repubblica è ora dipinto di un azzurro intenso stile Flushing Meadows. L'appassionato dirigente del sodalizio nuorese aveva poi ammesso: <<I ragazzi di oggi sono più sicuri però questa sicurezza li porta a essere anche un po' sfrontati. A volte rispondono, anche agli adulti, cosa che noi non facevamo mai, però allo stesso tempo sono più sicuri, sanno affrontare meglio le situazioni>>. Il club ha un nuovo metodo di prenotazione - anche con l'applicazione per Android e Ios - per i campi da tennis; <<Il blog non l'abbiamo ancora attivato, ma se vuoi scrivere qualche cosa lo comunichi al circolo che, poi, l'amministratore inserisce il tuo pensiero>>. Il presidente è, poi, a disposizione, per spiegare il funzionamento dell'applicazione a chi ha bisogno di chiarimenti. Inoltre l'infaticabile Pino - che <<se non ci fosse chiuderemmo il circolo>> - prenota dalla segreteria del circolo. Il motto del circolo recita: “Il tennis è l'amante perfetto, lo sfogo perfetto, l'amico perfetto.......è tutto perfetto anche se ti fa incazzare da matti”. Il pensiero di Serra, a proposito di ricordi va <<alla mia prima fidanzata. A quindici anni qui a Nuoro non era difficile portare fuori una ragazza, era diverso; non è come adesso. Erano più rigidi i genitori, non le facevano uscire sempre e c'erano degli orari da rispettare. Non è come oggi. Le ragazze, poi, erano diverse: adesso si conciano tutte, si truccano. Allora erano più naturali>>. L'immagine rievocata da Serra, proposito del ricordo, è quella delle prime palpitazioni d'amore. Il progresso <<é un bene da un certo punto di vista ma bisogna insegnarli - ammette Serra - usare bene i nuovi mezzi di comunicazione. Non è che tu hai un bene e lo puoi usare come ti pare: devi usarlo rispettando il prossimo. Soprattutto, adesso, manca l'educazione nei giovani, sono troppo sfrontati con gli adulti. Ti faccio un esempio: mio padre non sapeva neanche dove giocavo, non veniva a vedermi; tornavo a casa e mi chiedeva come era andata. Adesso i genitori vengono, guardano i figli e, non solo li guardano giocare ma anche decidono per loro, al posto loro, e hanno - magari in una squadra di calcio - anche la capacità di fare esonerare un allenatore>>. I genitori del baby boom degli anni '60 sono invadenti, non sono più educatori <<sembra che vogliano quasi soddisfare tutto quello che loro non sono stati da giovani, attraverso i figli>>. Il presidente, dal 2004, del circolo illustra i piani realizzati in questi 12 anni: <<Prima di tutto abbiamo fatto un campo piccolo per i bambini, rifatto i fondi dei campi (tre regolari e uno per gli under 10), rifatto gli spogliatoi sia degli uomini sia delle donne, firmato dei contratti e una convenzione con l'Asl per un ulteriore campo all'interno dell'ospedale Zonchello per un campo da realizzare in modo da recuperare, attraverso il tennis, i pazienti con disabilità mentale, grazie al finanziamento di 100.000 euro - arrivati tramite una legge regionale che ha dato i soldi alla Provincia che a sua volta li ha dati al Comune di Nuoro - abbiamo realizzato la copertura di un campo>>. Per il futuro vorrei <<finire di realizzare il progetto Zonchello ma il sogno è avere un centro sportivo più grande ma lì ci vuole l'aiuto dell'amministrazione pubblica>>. I 120 soci, tra la scuola tennis e giocatori, sono accaniti nel giocare in ogni ora del giorno e, verrebbe di dire, anche nella notte e pagano 200 euro gli uomini e 100 euro le donne. Le presenze femminili sono numerose: le donne sono state invogliate a iscriversi dal “taglio del prezzo”. Grande sportivo, giocatore di pallacanestro, in gioventù, Serra scopre l'amore per il tennis a 31 anni. Entra, in punta dei piedi, nel circolo e, con l'aumento della passione e della fiducia dei soci, diventati nel frattempo amici, arriva alla presidenza. Antonio Serra, amante lettore di Camilleri e thriller, è un apprezzato pittore anche se l'ultima mostra risale al 2008. <<Amo molto l'arte, ho passione per la pittura; ho fatto sei mostre ma dipingo sempre. Pittura realista, anzi neorealista, lavori comprensibili a tutti>>. <<La memoria - conclude il presidente pittore - serve per affrontare meglio le difficoltà e vivere meglio>>.

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News » PERSONAGGI - Sede: Nazionale | Saturday 23 July 2016