Spesso il male di vivere ho incontrato

03 July 2016

Queste sono due poesie, una di oggi, una di ieri. Riflettono uno stato d'animo simile, pur provenendo da due individui così distanti per personalità, epoche e vissuto. Il comune sentire, però, non vi sembra somigliante e affine? Drammaticamente e teneramente somigliante.

Dicono che si senta il bisogno di scrivere, quando si ha qualcosa da dire.

E forse è per questo motivo che non riesco ad aggiornare la pagina da un po'.
Non credo di aver più qualcosa da dire.
Scrivere,
parlare,
sognare.
Non ci riesco più.
Mi sento un involucro vuoto,
senza vita e ambizioni.
Vuota,
inerme,
spenta.
Non so brillare più.
Non voglio,
brillare più.
Parlare di me,
perdermi nei particolari del mondo,
riflettere.
Tutto mi costa fatica.
Una fatica immensa.
Non sono più capace di emozionarmi,
di ascoltare rapita il mio cuore battere.
Non ho più forza,
determinazione,
speranza.
E forse è per questo che,
persino scrivere,
mi sembra un atto... inutile.
Io,
proprio io che di scrittura dicevo sempre di voler vivere.
Per cosa vivo ora?
Non lo so più.
Un giorno ho voglia di cantare,
un altro di ballare,
l'altro ancora di viaggiare.
Flebili speranze,
che muoiono ancor prima di prendere forma.
A cosa serve sognare,
quando sai già che nulla di ciò che speri si avvererà?
Cuore in pausa,
anima spenta,
occhi tristi.
Perché non riesco a salvarmi da questa agonia?

Lusy Streghetta

 

"Spesso il male di vivere"

Spesso il male di vivere ho incontrato

era il rivo strozzato che gorgoglia

era l'incartocciarsi della foglia

riarsa, era il cavallo stramazzato.

 

Bene non seppi, fuori del prodigio

che schiude la divina Indifferenza:

era la statua nella sonnolenza

del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Eugenio Montale

 

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News » RIFLESSIONI DI VITA - Sede: Nazionale | Sunday 03 July 2016