di Roberto Dall'Acqua

Non si affitta a meridionali e neanche agli stranieri.

Giovedì 18 aprile 2019 ho un appuntamento con un operatore di una nota agenzia immobiliare, pubblicizzata ampiamente su tutti i portali del settore, per vedere un'appartamento da affittare.

Mi reco con mia moglie – insieme alla famiglia filippina che mi assiste – all'incontro e, non appena l'impiegato scruta gli stranieri vieta la visita ai locali.

<<Non affittiamo agli stranieri; i proprietari non hanno piacere ad affittare a famiglie non italiane. Se me lo diceva prima, al telefono, non le fissavo neanche l'appuntamento>>.

Umiliante, ci rimango male e non servono parole perché gli occhi di Rhianna e Roger sono eloquenti.

Venerdì 19 aprile uso il numero del telefonino di mia moglie per interpellare dodici agenzie immobiliari: <<Avete un'appartamento di 90 mq. dove alloggiare una famiglia di Manila? Due degli occupanti hanno un regolare contratto di lavoro e pagano puntuali ogni mese affitto e spese condominiali>>.

Le feste di Pasqua e lunedì dell'angelo, e i ponti imminenti, certo ma ancora non ha telefonato né scritto nessuno. Sì perché i messaggi sono stati inviati per iscritto.

Gli italiani sono razzisti non solo perché non affittano agli stranieri, ma anche perché non desiderano lavorare la notte, non ambiscono a fare i panettieri né i macellai o altri lavori più disagevoli e faticosi.

“Roma caput mundi” o Roma Kaput?

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