Stefania Andriola: meteorologa in viaggio6/8/2019
Stefania Andriola: meteorologa in viaggio6/8/2019
di Roberto Dall’Acqua
Stefania Andriola fa capolino dai nostri schermi per annunciarci il tempo. Buono o cattivo che sia non ci sono sconti alla bramosia che pervade noi italiani quando dobbiamo informarci sulle condizioni meteo. Ascoltiamo dalle sue parole cosa si cela dietro tanto lavoro e passione in un settore, per certi versi, ancora poco conosciuto.
- “Lavorare nella meteorologia è il modo migliore che potevo trovare per ricordarmi che comunque e sempre dopo la pioggia tornerà il sole”, hai affermato. Perché questa frase?
Considero la vita una ruota, che gira tra alti e bassi, tra momenti felici e momenti dolorosi; più passano gli anni e più mi allontano dall’idea un po’
idilliaca che avevo da bambina, rendendomi conto che spesso ci troviamo a dover affrontare situazioni molto difficili. Situazioni che sono molto simili agli eventi meteorologi estremi che purtroppo ci troviamo spesso a vivere. Piogge torrenziali, trombe d’aria, uragani non hanno mai impedito al sole di ritornare e riportare un po’ di pace. Ecco che il ritorno del sole per me è diventato la similitudine che mi fa capire che anche dopo i momenti più difficili, la calma e la serenità tornano.
- Come nasce la tua passione per la scrittura, il meteo e i viaggi?
Scrivo da quando ero solo una ragazzina che amava riportare i suoi pensieri sulla Smemoranda o sul diario segreto; a volte sento proprio fluire dentro me parole che necessitano di essere messe nero su bianco per essere rilette un domani e sono proprio queste parole che mi permettono di “fissare” in modo indelebile le mie emozioni, sensazioni… quasi come se fossero una fotografia. Da scrivere “per me” il passaggio a scrivere “per lavoro” è stato breve e amo soprattutto dedicarmi a notizie che trattano di nuove tecnologie green e inquinamento. Conoscere cos’è la meteorologia e capire come si interpretano le previsioni del tempo è importante perché gli eventi atmosferici condizionano la vita di ciascuno di noi, dalla scelta del mezzo con cui andare al lavoro o a fare una gita fuori porta, al risparmio energetico in inverno, alla protezione civile durante eventi meteo estremi n un territorio come il nostro affetto dal dissesto idrogeologico. Negli ultimi anni la scienza delle previsioni del tempo è cresciuta in tecnologia e affidabilità, tanto da focalizzare su di sé attenzione e critiche degli italiani. Di contro la maggior parte delle persone non è consapevole di cosa effettivamente siano le previsioni del tempo, di quanto siano diventate affidabili e di quanto siano fondamentali. Scienza, tecnologia e innovazione in campo ambientale assumono un ruolo sempre più cruciale nel futuro della nostra società: noi oggi costruiamo quello che sarà “il domani”. Amo definirmi "giornalista, scrittrice e viaggiatrice". Poche parole in cui è contenuta tutta la mia vita. Ho sempre avuto una curiosità innata per posti e culture diverse da quella in cui sono cresciuta. La realtà in cui vivevo tutti i giorni non mi bastava e non riuscivo ad accontentarmi guardando luoghi che sembravano meravigliosi solo in fotografia: io volevo viverli sulla mia pelle, provare le sensazioni che ti trasmette la loro natura, sentirne gli odori. Così ho iniziato ad essere la Stefania sempre pronta a partire, da un momento all'altro, la Stefania che se sta troppo ferma in una città poi non resiste al richiamo del primo aereo disponibile che mi porti lontano. Non so perché ma non sono mai riuscita a identificarmi con un luogo preciso, una città. Ci sono persone che hanno forti legami con la propria terra d'origine... persone che, anche se partono, amano poi ritornare a casa o anche solo pensare e ripensare ai profumi, ai sapori di quella città che li ha visti sin da bambini. Ho viaggiato tanto forse anche per cercare di capire se potesse esistere un luogo che percepissi come la mia "vera" terra d'origine. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea fissa, cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita, ed i miei viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo.
- È difficile essere donna nella nostra società?
Non credo che sia difficile essere “donne” o essere “uomini”… credo che invece sia difficile a volte mostrarci per quello che realmente siamo per
paura del giudizio.
- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.
I ricordi più emozionanti che ho sono legati ai miei viaggi. Ricordo un momento particolare, vissuto in Messico nel 2005: ero nella riserva di Sian Ka'an, di fronte alla bellezza di una natura non ancora violata dall'uomo, libera di esprimersi con la sua vera potenza. I miei occhi si sono persi e pian piano la mia anima si è fusa con il tutto intorno a me. Non c'era più caos ma solo silenzio... la mente si era spenta e il mio respiro andava in
sintonia con il respiro della natura. Questo momento è stato così forte che non ho mai dimenticato quel posto, immortalandolo in una fotografia eterna che nessuno può portarmi via. Dopo quella esperienza ho proseguito nella mia ricerca personale che mi ha portata alla Maldive, alle Seychelles, in Egitto ad ammirare le piramidi, e ancora a Cuba, in Thailandia, a Santo Domingo, in Bassa California, a Miami, ad Antigua, alle Cayman.... Sono rimasta estasiata dinnanzi a panorami mozzafiato, luoghi ancora incontaminati. Ci sono tanti momenti che sono rimasti bene impressi nella mia mente; tra i più belli una nuotata notturna alle Maldive. Sopra la mia testa le stelle splendevano indisturbate, l'acqua del mare calda mi cullava e al mio passaggio, si accendeva la vita: il plancton luminescente. Mare e cielo si erano capovolti... mi sembrava di nuotare in mezzo alle stelle in una nuova terra dove mare e cielo sono la stessa cosa. Non potrò mai dimenticare di aver nuotato nell'Oceano Pacifico, in Bassa California, con un cucciolo di leone marino che curioso si era avvicinato mentre facevo snorkelling, con i genitori, enormi che nuotavano a cerchio intorno a noi. Sono stata 6 volte in Tanzania a Zanzibar e ogni volta mi sono persa tra i colori africani e l'odore di quella terra che ti inebria appena metti piede fuori dall'aereo.
Durante la mia ultima permanenza sono andata a vedere il parco del Selous: mi sembrava surreale guardare verso l'orizzonte e vedere tutta l'eleganza degli animali che vivono in libertà. Improvvisamente mi sembrava di essere finita dentro un documentario ma senza essere l'occhio esterno. Nel 2014 è arrivato il richiamo dell'India: la prima volta sono stata in Kerala e nella punta più a sud, la città di Kanyakumari, la seconda volta sono stata a Calcutta ed a Varanasi. L'India ha cambiato inesorabilmente qualcosa dentro
di me anche perché non sono stata in posti turistici ma mi sono mescolata alle persone del posto, vestita come loro, entrata scalza nei templi induisti partecipando ai loro riti. Questo mi piace del viaggio, fondermi con la cultura del luogo, assaggiare cibi diversi dai nostri, sentire le storie che le persone che incontro sul mio cammino hanno da raccontare. Nel 2016 sono stata in Cambogia per ammirare le bellezze di uno dei templi induisti più grandi al mondo, Angkor Wat e nel 2017 in Bassa California per vedere le migrazioni delle balene. Tra febbraio e marzo è possibile fare gite in barca in mezzo a questi cetacei e ai loro piccoli; devo ammettere di
essere stata fortunata perché sono riuscita ad accarezzare un cucciolo incuriosito che si era messo a giocare con la nostra piccola barchetta.
Negli ultimi due anni ho scoperto Israele e il Marocco; due terre meravigliose. Ricordo con un sorriso la nuotata che ho fatto nel Mar Morto, dove l’elevata salinità ti fa galleggiare e una notte meravigliosa che ho passato nel deserto del Sahara, circondata da dune di sabbia soffice come petali di rosa che la mattina si sono tinte di rose, mentre le mi gustavo l’alba passeggiando a dorso di un dromedario.
- Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva l’essenziale>>. Che ne pensi?
Condivido questo pensiero perché più passa il tempo e più mi rendo conto di sentire la necessità di focalizzare le mie energie su quello che desidero veramente. Avanzare nel cammino della vita oberati da troppe cose non permettere di proseguire alla velocità che si vorrebbe tenere. Sono una sportiva e amo molto correre: come si può andare veloci se portiamo sulle spalle una zaino pieno di pesi? Ho imparato a fermarmi e svuotare il mio zaino, tenendo dentro solo le cose davvero importanti. Questo è l’unico modo che conosco per correre al passo che il mio corpo e la mia anima sono in grado di mantenere. Vedendo la stessa frase da un altro punto di vista, posso dirti che di persone ne ho conosciute tante ma sono rimaste vicine solo quelle che tenevano davvero a me, le altre si sono perse per strada come foglie al vento…. Diventate superflue.
- Il tuo sogno da realizzare?
Depennare la mia wish list. Ho stilato una lista dei posti che voglio assolutamente vedere nella vita; il mondo è così grande che bisognerebbe viaggiare ogni giorno e non voglio perdermi luoghi fantastici. Indescrivibile la sensazione che provo nel depennarne qualcuno dopo esserci stata!
- Obiettivi di Stefania Andriola; professionali e propositi personali futuri?
Cercare sempre di vivere la vita in maniera profonda, di godere dei momenti belli che mi vengono regalati senza perdere mai di vista le persone che amo.
Per quanto riguarda lo sport mi piacerebbe entro il 2020 fare la mia prima mezza maratona e parlando di lavoro, punto a perfezionarmi sempre di più,
continuare questa strada che ho intrapreso e perché no, magari arrivare a condurre un programma tutto mio di viaggi e sport.