Milano: grandi architetti moderni e luoghi di culto - II Parte22/12/2020
di Gaia Dallera Ferrario
Il numerosi di luoghi di culto (una cinquantina) del capoluogo lombardo, progettati da grandi architetti e decorati da artisti dei giorni nostri, si devono al Piano delle Nuove Chiese, voluto da Giovanni Battista Montini, cardinale di Milano dal 1954 al 1963. Nella città che si sviluppava a metà degli Anni Cinquanta, l’intento era quello di diffondere la bellezza della contemporaneità attraverso i luoghi di culto, oltre alla stretta necessità di avere nuove parrocchie. Ecco il secondo dei quattro esempi: SANTA MARIA ANNUNCIATA IN CHIESA ROSSA
Il primo impianto dell'edifico (zona sud di Milano) fu realizzato dall’architetto Giovanni Muzio nel 1932, ma fu modificato poi nel 1960, sempre secondo il progetto originario che non era stato portato a termine per questioni economiche. Nel ’60, alla facciata è stato aggiunto un porticato d’ingresso con quattro colonne rettangolari, concepito come luogo di sosta per i fedeli. All’interno, la pianta a croce latina a tre navate presenta una particolarità: un’installazione luminosa con tre colori, blu, rosso e giallo, ultima opera di Dan Flavin, che dal 1997 definisce le tre parti principali della chiesa, navata, transetto e abside. L’opera dona all’ambiente un’atmosfera suggestiva che richiama i tre momenti chiave della giornata, alba, giorno e tramonto. L’installazione venne portata a termine postuma grazie alla Fondazione Prada, in collaborazione con il Dia Center for the Arts di New York e il Dan Flavin Estate. A fianco del fonte battesimale è presente una statua in bronzo di San Giovannino, opera dello scultore Giacomo Manzù.
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