Milano: grandi architetti moderni e luoghi di culto - III Parte14/1/2021
di Gaia Dallera Ferrario
Il numerosi di luoghi di culto (una cinquantina) del capoluogo lombardo, progettati da grandi architetti e decorati da artisti dei giorni nostri, si devono al Piano delle Nuove Chiese, voluto da Giovanni Battista Montini, cardinale di Milano dal 1954 al 1963. Nella città che si sviluppava a metà degli Anni Cinquanta, l’intento era quello di diffondere la bellezza della contemporaneità attraverso i luoghi di culto, oltre alla stretta necessità di avere nuove parrocchie. Ecco il terzo dei quattro esempi: CHIESA SANTA BARBARA A SAN DONATO MILANESE
Nell’hinterland sud-est, a San Donato Milanese, è presente l’edificio sacro inaugurato nel 1955 nell’area residenziale-industriale detta Metanopoli (ora tutelata da vincoli paesaggistici della Soprintendenza per i beni ambientali), voluta dal presidente dell’Eni Enrico Mattei. Concepita dall’architetto Mario Bacciocchi, la chiesa di Santa Barbara presenta una facciata policroma a capanna che ricorda le cattedrali toscane, mentre, sulla sommità, sono issate tre guglie che richiamano il Duomo di Milano. Il portale d’ingresso in bronzo, che raffigura la vita della santa, è opera degli scultori Arnaldo e Giò Pomodoro. All’interno, il soffitto ribassato è composto da pannelli dipinti da Andrea Cascella, che raffigurano immagini paleocristiane stilizzate; mentre i bronzi della via Crucis, incastonati nelle pareti laterali, sono dello scultore Pericle Fazzini.
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