“I miserabili”, dalla parte dei più bisognosi
"I miserabili", il romanzo di Victor Hugo pubblicato nel 1862, è ambientato in un arco temporale che va dal 1815 al 1832, mettendo in luce crisi, problemi, disagi, conflitti che ahimè rimangono attuali. Jean Valjean è un personaggio cosiddetto a tutto tondo, ossia che evolve nel corso della narrazione, divenendo un esempio, un modello da emulare e seguire. Javert, l’antagonista, perseguita e punisce ingiustamente e simboleggia il sopruso, l’ingiustizia, il male. I Thenardier incarnano l’egoismo, il cinismo e la freddezza ed è facilmente coglibile dal modo in cui trattano la piccola Cosette. La poeticità è presente nel rapporto che si instaura tra Jean Valjean e la piccola Cosette, che sarà amata da lui come una vera e propria figlia.
L’opera narra storie di cadute e di risalite, di peccati e di redenzione, con uno sguardo empatico e compassionevole verso il popolo, verso i protagonisti appartenenti agli strati più bassi della società francese dell’Ottocento per i quali Victor Hugo simpatizza. È un romanzo intriso di ideali democratici quali la fraternità, l’uguaglianza, la libertà, la giustizia sociale che ovviamente sono gli ideali presenti nell’animo dell’autore dell’opera. Il vero protagonista è proprio Jean Valjean, ingiustamente arrestato, ex galeotto con trascorsi turbolenti che si redime completamente e diviene un esempio di rettitudine, onestà, generosità, fraternità ed amore. Siamo educati moralmente mediante la letteratura, l’educazione morale è finalizzata a disincentivare comportamenti ritenuti socialmente scorretti e ad incentivare comportamenti ritenuti socialmente corretti, ebbene l’opera di Hugo ci induce a divenire cittadini onesti e rispettabili. Ciò che è più importante è l’avere a cuore il popolo, ciò che più conta è incarnare gli ideali democratici e leggendo quest’opera non possiamo far altro che compenetrarci e immedesimarci nei vari protagonisti: ex galeotti, prostitute, monelli di strada, studenti poveri, loro sono gli individui per i quali parteggiare e l’opera ci spinge in questa direzione. Non diventate mai spietati, ingiusti come Javert e non diventate mai insensibili ed egoisti come i Thenardier.
Siate sempre dalla parte dei miserabili.
di Dalila Mancusi
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