L’amore dopo i 40 anni13/10/2019

Memoria per L’amore dopo i 40 anni

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L’amore dopo i 40 anni13/10/2019

di Ilaria Cerioli
 
Quadro di Thomas Sailor
 
Piccolo momento Vanity: come cozze attaccate allo scoglio
Le mie amiche che hanno superato i 40, indipendenti economicamente e con una separazione alle spalle, spesso non hanno un legame fisso ma uomini con cui uscire. Nonostante la libertà di cui godono, alla fine molte sono tradizionaliste e cercano ancora  la stabilità. Pertanto se da una parte si professano realizzate e autosufficienti, dall'altra, appena un legame diventa più assiduo, scatta l'insicurezza e iniziano i dubbi: lui è sfuggente; preferisce uscire con gli amici; appare e scompare...ovviamente più dubbi hanno più si attaccano alla persona e per timore di non essere abbastanza tutto, affidano all'altro il compito di gestire la relazione. Insomma smettono di scegliere, di chiedere o di desiderare. Oppure assillano il compagno con richieste di conferme: dove eri..con chi..cosa hai fatto..ma mi ami? Così il rapporto rischia di naufragare tra l'indecisione, il non detto e le emozioni inespresse. Accettano di essere pedine di uno scacchiere dove il Re si protegge dietro una cortina di alfieri. Anziché sperimentare la vicinanza,  lasciano distanze per non investire troppo, come se amare comportasse inevitabilmente una sofferenza. Pertanto per non rischiare o accettano passivamente relazioni apparenti o, in debito d'amore, richiedono conferme inutili. Oppure evitano di desiderare e di comunicare all'altro, fingendo di mantenere aperte  vie di fuga. Non ho una ricetta facile e veloce: credo sia opportuno fermarsi a riflettere su cosa davvero vogliamo. Evitare di accontentarsi dei saldi o degli scarti di magazzino. Se il rapporto resta indeterminato o casuale significa che forse nessuno dei due ha intenzione davvero di costruire un percorso insieme.


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