Lara Serrano, “Parole sciolte” tra le note

11 July 2025

Lara Serrano è un'artista unica e mette al centro della sua vita la musica come espressione di libertà e sentimenti.

- Un marziano arriva sulla terra. Presentati. Chi è Lara Serrano?

Lara è una persona a cui piacciono le cose semplici, che cerca la luna nel buio e ama guardare i tramonti. È un libro aperto solo all’apparenza, in realtà è molto complicata, si focalizza spesso su ciò che le manca ma a volte si ferma e apprezza tutto quello che ha, che è fonte fondamentale di carica. Ha un carattere forte e determinato, sembra che quando parte per la tangente nessuno la possa fermare ma in alcuni momenti è estremamente fragile e vulnerabile. Le piace far ridere le persone e ascoltarle ma spesso vorrebbe che fossero gli altri a strapparle un sorriso. Si pone sempre degli obiettivi difficili da raggiungere perché ama le sfide e ha costantemente bisogno di nuovi stimoli, spesso sottovalutando la tranquillità della routine. Scrive quello che non riesce a dire, altrimenti le emozioni si ridimensionerebbero. Urla per iscritto. Ride a gran voce. Si chiude in sé stessa in silenzio. Non so se sia l’interlocutore il vero marziano, ora che ci penso…

- Quando sei a Milano ti manca il mare. Cosa rappresenta per te il mare?

Sono nata e cresciuta per oltre vent’anni a Genova, in riva al mare. È casa, è tranquillità, è la colonna sonora perfetta quando i pensieri diventano troppo rumorosi. Quando sono a Milano mi manca il mare…però è stata la mia cura. Sai, a volte penso che qualunque medicina presa per troppo tempo e con cadenza regolare faccia diventare il corpo immune. Bisogna cambiare. 

- In "Parole sciolte", per Estro Records, viene fuori la tua voglia di libertà e di viaggiare. Sei anarchica (in senso letterale) o esprimi il tuo desiderio di libertà?

Non saprei. Forse sono molto più legata all’idea di poter scegliere di essere libera. Sono molto impulsiva, se mi va di fare qualcosa devo farla. Pensa comprare il biglietto per un concerto all’ultimo minuto o improvvisare un weekend al mare il giovedì sera. Mi piacerebbe tantissimo avere questa libertà ma in realtà seguo molto le regole. Nella traccia “Fra(m)menti” dico “mi piaci perché ti fai le paranoie come me e non ti interessa se non ci son regole”: è un dialogo con la me adolescente. Provo ammirazione per la persona che ero, consapevole dell’esistenza di regole ma ignara delle conseguenze delle violazioni. Adesso sono molto più centrata, mi adatto molto di più agli standard richiesti dalla società, non saprei nemmeno io come definirmi. Forse non avrei nemmeno più il coraggio di andare contro certi precetti. Sono molto affezionata alla mia libertà ma ho messo paletti importanti.

- "Amor che nulla amato amar perdona". Il sentimento passa attraverso spiriti e respiri?

Uno dei miei versi preferiti. Il sentimento passa ovunque, penso sia tangibile all’altra persona, in qualunque tipo di relazione. Mi trovo in difficoltà ad argomentare questa risposta, la penso esattamente come Francesca da Polenta. 

- Cosa c'è dietro l'angolo (un libro, una tournée, il Festival di Sanremo)?

Dietro l’angolo c’è un momento di “pausa” che poi pausa non è. Ho bisogno di vivere per scrivere; ho scritto “Parole sciolte” in due anni ma ho avuto il tempo di metabolizzare e capire quello che racconto. Ora è il momento di vivere. E non vedo l’ora.

Ci tenevo a ringraziarvi per le domande molto stimolanti e originali. Un saluto a tutti i lettori de L’Ora. Grazie. A presto.

di Roberto Dall'Acqua

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