di Giulia Licata

Giancarlo Iliprandi, designer e grafico italiano fu, nel secondo dopoguerra, uno dei principali esponenti della "Scuola svizzera" in Italia. Il creativo si diplomò in pittura nel 1949 e in scenografia nel 1953 presso l'Accademia di belle arti di Brera. Quindi da autodidatta comincia l'attività di graphic designer, ispirandosi ad Antonio Boggeri, Max Huber, Albe Steiner e Bruno Munari. A partire dai primi anni cinquanta, ebbe importanti commissioni da aziende come Rai, La Rinascente, Roche, Honeywell, Standa, FIAT ed Electa. Negli anni sessanta lavorò in qualità di art director per riviste quali Popular Photography Italiana, Phototeca, Sci nautico e Interni. Disegna le copertine per "I dischi del sole". Progettò inoltre l'immagine coordinata per le Cucine RB, per Ankerfarm e per Stilnovo. Nel corso della propria carriera ottenne vari riconoscimenti tra cui il Gran Premio internazionale alla XIII Triennale di Milano (1964), un premio alla prima Biennale dell'Affiche a Varsavia (1966), il premio dell'ADCI (1967), il certificato di merito a Typomundus 20 (1969), il Premio Compasso d'oro (1979), per il font "Modulo" e per la grafica strumentale della Fiat 131 Mirafiori. Laurea a Honorem in Disegno Industriale del Politecnico di Milano (2002), Premio Compasso d'oro alla Carriera (2011). Pubblicò numerose monografie di grafica e insegnò presso l'Umanitaria di Milano, la Scuola superiore di Tecnica Pubblicitaria Davide Campari, l'ISIA di Urbino (del quale era stato uno dei fondatori), l'Istituto Europeo di Design e il Politecnico di Milano. Fu poi, un viaggiatore curioso e instancabile, negli ultimi anni fece uscire molti carnet, libri di disegni e riflessioni di viaggio. Fu membro e per qualche tempo anche presidente dell'ADI (Associazione per il Disegno Industriale). È stato inoltre presidente dell'ICOGRADA (International Council of Graphic Design Associations) e dell'ADCM (Art Directors Club Milano).

Giancarlo Iliprandi, Milano 15 Marzo 1925 – 15 Settembre 2016

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