Il “Ricordo” di mia moglie1936-2012
di Antonio Spagnuolo
“RICORDO”
Ascolto sciogliersi le ore nel libro duro dei giorni,
per l’assoluto incanto di preghiere.
Questo Dio possente che non parla agli umani,
e che non si palesa,
ha troncato improvviso il tuo candore,
distruggendo ogni cosa.
Non c’è segno alcuno per un tuo ritorno
tra i ninnoli che ancora custodisco
per l’inganno di qualche novo incanto.
Dove rincorro il tuo passo che a volte
nell’incertezza ritardava i sorrisi
non tocco più la tua carne e dispero
i lunghi segni che tracciammo insieme.
Si lacera oramai ogni poesia
perché parole corrodono le ombre,
ed io prigioniero del vuoto inseguo ancora
la tua immagine scolpita per dispetto,
quasi inganno del canto lacerato
dal sapore del gelo che ti ha rapito.
ElenaStrano, Napoli 25 Febbraio 1936 - Napoli 5 Novembre 2012
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