Quando la vecchia Favorita chiuse i battenti9/6/2019
di Giovanni Curatola
Non si può certo annoverare tra gli anniversari più memorabili del grande calcio, ma per la piccola-grande storia rosanero è una data che ha comunque la sua importanza. Il pomeriggio dell’8 giugno di 31 anni fa (1988) si giocò la finale d’andata della Coppa Italia di Serie C Palermo-Monza. Finì 0-0, e la Coppa andò poi ai brianzoli che s’imposero 3 giorni dopo a casa loro per 2-1. Ma l’importanza storica di quella partita fu il fatto di essere l’ultima disputata nella “vecchia” Favorita.
L’impianto di viale del Fante infatti chiuderà i battenti per 2 anni per una quasi totale ristrutturazione in vista dei Mondiali di Italia ’90. Del vecchio impianto, nato nel 1932 come “Stadio del Littorio”, resteranno solamente il campo di gioco (anche se ri-zollato), gli anelli superiori nati nel 1984 (ma adesso allungati in altezza) e la facciata esterna e le arcate sia interne che esterne della tribuna, che in quanto pure espressioni dell’arte coloniale in voga in quegli anni ’30 furono dichiarate indemolibili dalla Sovrintendenza, e dunque preservate dalle ruspe. I lavori erano già partiti nel dicembre del 1987, in pieno campionato (Serie C2) con la demolizione di gradinata e curva Nord. ll Palermo si trovò così alla fine del girone d’andata e per tutto quello di ritorno ad avere tifosi solo in curva Sud e in Tribuna. Le presenze allo stadio calarono giocoforza da una media di 20.000 a 13.000, ma per essere Serie C2 era pur sempre un lusso e quella squadra che dominò inoltre ininterrottamente il suo girone sembrò non risentirne. Caramanno in panchina, Pappalardo fra i pali, capitan Carrera al centro della difesa fra i terzini Cracchiolo e Bigotto (poi De Sensi). Ancora in difesa Manicone e Marchetti, a centrocampo Sampino, Pocetta o Marsan e Macrì, in avanti il tridente D'Este-Casale-Nuccio. E chi se li scorda più...! Era C2 ma dopo un anno di radiazione pareva Serie A...
Tre giorni dopo la fine di quel campionato (che il Palermo chiuse il testa con 49 punti, ottenendo la C1), fu di scena alla Favorita il Monza di Casiraghi (squadra di Serie C1), per la finale appunto di Coppa Italia di C. Cielo nuvoloso, 15.000 sugli spalti e gara tirata, con poche emozioni. Fu come detto l’ultima partita in assoluto giocata nel vecchio stadio, e che, per chi scrive – allora 15enne - coincise con la prima volta in tribuna e con la macchina fotografica appresso. La foto con le squadre appena entrate in campo, sullo sfondo di una curva Sud strapiena e una gigantesca bandiera rosanero semi-arrotolata dietro i fumogeni, fu il primo sigillo di una passione che 31 anni dopo dura ancora con immutata intensità.
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