Samara Del Valle: il mistero dell’arte13/9/2019

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Samara Del Valle: il mistero dell’arte13/9/2019

di Roberto Dall’Acqua
 
Samara Del Valle è un nome d’arte? Esiste davvero una creatura con questo nome? Sicuro intrigante e misteriosa, Il Giornale del Ricordo ha scovato questa persona e vi propone, nelle sue acute parole, uno spaccato della quotidianità artistica di oggi. Dove molti sono i talenti e pochi gli eletti. Eletti che talvolta non meriterebbero di essere tali. 
 
- Non si può essere profondamente sensibili in questo mondo senza essere molto spesso tristi.
(Erich Fromm). Cosa vuol dire secondo te questa frase?
<<Credo che Erich possa aver centrato in pieno la mia personale visione d'un mondo che sento appartenermi, ma dal quale vorrei fuggire.
Ogni interpretazione potrebbe essere giusta come sbagliata, in fondo solamente noi siamo in grado di comprendere parole incomprensibili, mentre
altri potrebbero farlo con maggior semplicità senza nemmeno riuscirci per davvero.
Da par mio, la tristezza è complementare ad un sogno infranto, ad una speranza alla quale ti aggrappi ben sapendo con quanta crudeltà essa si
rivolterà un giorno su di te... E sarà in quel preciso istante che la tua sensibilità verrà violentata, spingendoti al peggior crimine che mai potresti commettere, ovverosia condannarti all'oblio della sua volontà.
Tutto è consequenziale ad un qualcosa, ad uno zero generatore... L'effetto muta in base alla causa, e non il contrario. Tolta la causa del male, non esisterebbe tristezza, se non per autocommiserazione di un qualcosa che non
esiste>>.

- Come nasce la tua passione per la scrittura è per la recitazione?
<<Non sono un'attrice, sebbene nel corso della mia vita ho dovuto interpretare pessimi e deplorevoli ruoli. Per quanto concerne la scrittura, invece, posso dire che è stata l'immaginazione a rivestire un ruolo chiave in tutto questo, e chi ha saputo cogliere appieno i miei incubi visionari ne ha fatto motivo di stima e ammirazione>>.
 
- Il tuo rapporto con i social: li utilizzi?
<<Uso i social fondamentalmente per scrivere stralci o interi romanzi da condividere gratuitamente con chiunque sia interessato a leggere, senza pretese e senza fame di gloria.
Utilizzo Facebook per romanzi completi e di vari generi, ad ogni post corrisponde una pagina di libro, il tutto redatto giornalmente. Gli stessi
contenuti vengono poi riportati su Twitter tramite screenshot.
Sul mio profilo LinkedIn invece si possono trovare racconti brevi o stralci corredati da immagini contestuali, così come sulla pagina Facebook Samara Del Valle - Racconti brevi e stralci.
Infine Instagram, sebbene poco utilizzato...>>.

- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.
<<Ci sarebbero tanti ricordi dei quali parlare, anche se sono quelli dolorosi a dominare sugli altri. Però mi torna alla mente un episodio curioso, quando la mia mentore mi domandò perché volessi fare della scrittura la mia professione. Le risposi che io non sapevo scrivere come lei, non ci sarei mai riuscita. Mi obbligò allora a scrivere un pezzo, di getto, in soli cinque minuti... E così feci. Una volta letto mi riconsegnò quel foglio, e guardandomi negli occhi mi disse che la rincorsa alla perfezione, all'eleganza d'un testo, è prerogativa di coloro che non hanno ancora trovato una precisa identità, compensando la mancanza di sostanza con un vanto rubato. E lì, in quell'occasione, capii molte cose...>>.

- Alejandro Jodorowski afferma: <<<Il primo passo non ti porta dove vuoi ma ti toglie da dove sei>>. Che ne pensi?
<<Alejandro si sbaglia. E per quanto le sue parole possano essere profonde, purtroppo non riesco a condividerle.
Il tempo è un mietitore, un araldo della distruzione che privo d'umanità ti strappa dalle carni anche i momenti più felici della tua breve esistenza. È sordo, cieco, una macchina da guerra implacabile che distrugge qualunque essere incontri sul proprio cammino.
L'essenziale, così come noi lo intendiamo, non è altro che una corrotta illusione di un passato morente. Possiamo stringerlo e, per quanto possibile, evitare che possa fuggire, ma il tempo lo travolge, e si porta appresso l'unica cosa che realmente conta, quantomeno per me.
Superfluo ed essenziale sono strettamente collegati, e solamente restando neutrali possiamo garantire il giusto giudizio su ciò che è e non è... E poi, quando volgiamo lo sguardo al passato, il tempo muove guerra e si avvicina, dilaniando ai nostri occhi inermi la possibilità di costruirci un
futuro degno di tale nome>>.

- Il tuo sogno professionale da realizzare? E quello privato?
<<Il mio sogno... Bella domanda. Beh, posso dire che l'unica cosa che conta di più è il tornare a casa, laddove tutto è iniziato, e laddove l'ultimo respiro farà di me una martire di un tempo già dimenticato.
Sì, vorrei solamente un giorno tornare a casa, tra il gelido oceano e le cime innevate di una città dalla quale sono stratta trascinata lontano.
Un sogno professionale invece non credo esista, lascio volentieri alle nuove generazioni la sagace illusione di una speranza distorta ma che, lo
spero davvero, possa un giorno per loro realizzarsi>>.

- Obiettivi di Samara Del Valle; professionali e propositi personali futuri?
<<Obiettivi futuri... Creare un lascito, un ricordo, un tesoro sepolto sotto anni di costanti fallimenti, rimorsi, rimpianti, cosicché un giorno chiunque ricordi il mio nome possa pensare a non commettere più gli stessi errori, e fare della propria vita una ricchezza da condividere>>.

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