Lo spirito degli alberi venerati dai santi4/11/2019

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Lo spirito degli alberi venerati dai santi4/11/2019

di Sara Valentino

Tasso comune o albero della morte
 

Famiglia delle Tassacee 

Tasso comune – Taxus baccata

Aspetto fisico

Il tasso è un sempreverde di forma tondeggiante o irregolare, con rami fitti, che raramente raggiunge grandi altezze, ma con un tronco possente. Lo si può trovare in Asia (Himalaia), Europa e America. Cresce su terreni ricchi, soprattutto quelli calcarei, ma in genere lo si può trovare su qualsiasi suolo. E’ un albero che ama l’ombra, ma cresce anche da solo, anche se gli riesce difficile adattarsi ad un improvviso cambiamento delle condizioni di illuminazione. Il tasso tende ad avere molteplici fusti e presenta una chioma di foglie aghiformi color verde scuro, che contrastano con la corteccia rossiccia e i frutti simili a bacche (arilli) che diventano rosso scarlatto in autunno. Le foglie ampie e piuttosto morbide, sono sistemate a spirale intorno a lunghi germogli. Sono lucenti e di color verde scuro in cima, mentre interiormente sono di colore giallo verdastro. Tutte le parti del tasso, se si escludono gli arilli rossi, sono velenose, ecco perché viene anche chiamato albero della morte.Tuttavia, il taxolo (o tassolo) in esso presente è utilizzato in medicina come farmaco antitumorale.
Questo principio attivo è entrato nei protocolli internazionali per la chemioterapia di alcune forme di carcinoma della mammella e dell’ovaio.
Molto probabilmente, il taxolo è più conosciuto con il nome di paclitaxel.

Il tasso è un albero molto vitale, in Inghilterra la quantità del suo polline nell’atmosfera è tra le più alte, nonostante la relativa rarità dell’albero. Il suo tronco può facilmente produrre nuovi germogli dopo essere stato tagliato o danneggiato da una tempesta, e i polloni radicali rappresentano un ulteriore e molto efficace metodo di riproduzione. Il tasso però ha anche una terza modalità di riproduzione, veramente rara in piante non tropicali, vale a dire la margottatura. Un ramo di qualsiasi dimensione può estendersi verso il terreno e mettere le radici.

Le qualità più  sorprendenti del tasso sono la crescita molto lenta, alla quale deve la sua incredibile longevità, ed il suo enorme potere di rigenerazione, che consente all’albero di germogliare nuovamente, anche dopo aver perso completamente la sua chioma. Il suo legno è molto duro e resistente. Mentre il nucleo centrale del tronco lentamente marcisce, strati di nuovo tessuto inglobano il vecchio legno morto proteggendolo e rinforzandolo. Perciò il tasso si rinnova dall’esterno all’interno. La crescita tiene il passo con il disfacimento. Raggiunto il disfacimento completo, il tasso può risorgere. Potenzialmente potrebbe vivere in eterno. 

A Tantridge è stato scoperto un tasso molto antico a circa 8 metri dalla locale chiesa che ha fondamenta sassoni. Nella cripta si può chiaramente vedere che la volta di pietra fu costruita dai Sassoni attorno alle radici dell’albero. Queste scoperte provano non solo il rispetto che i Cristiani Sassoni avevano per quest’albero, ma anche che esso 1000 anni fa era già completamente adulto! Adesso si pensa che abbia 2500 anni.

I primi fossili di tasso conosciuti hanno 200 milioni di anni. Il declino di questa pianta iniziò nel medioevo quando il legno forte e flessibile del tasso continuò ad essere il prediletto per la costruzione degli archi.

Proprietà terapeutiche 

Ad alcuni animali selvatici piace mangiare il tasso, soprattutto ai cervi che traggono una specie di effetto stimolante. Due tre decimi di grammo di aghi di tasso per chilo di peso sono la quantità letale per un cavallo, circa un grammo per chilo corporeo per gli uomini. I bambini sotto i cinque anni sono ancora più vulnerabili. Gli alcaloidi del tasso producono palpitazioni e difficoltà respiratorie, in poche ore portano alla paralisi, al coma, all’arresto cardiaco. Provocano spasmi allo stomaco che lo fecero diventare un metodo abortivo nel tardo medioevo, che spesso portava anche alla morte della madre. Qualcuno crede che Celti e Teutoni avvelenassero la punta delle loro frecce con il suo veleno. Sicuramente lo facevano Greci e Romani. In piccole dosi i nativi americani lo usavano come antinfiammatorio. 

Lo spirito del tasso. 

I tassi erano anche centri sacri nei territori tribali. Fortingall, dove c’è il tasso più antico, non è solamente vicino al centro geografico della Scozia, ma è anche un antico sito dell’Età del bronzo, in cui si trova il Tumulo dei Morti. Per motivi a noi sconosciuti, gli uomini della cultura megalitica, che costruirono Newgrange, Stonehenge, Avebury volevano che i tassi stessero a nord dei loro tumoli sepolcrali. Tra il 3000 e il 3500 a.c. l’orientamento dei tassi cambiò, in quanto cominciarono ad essere piantati lungo l’asse est-ovest.

Le tribù teutoniche gli dedicarono una runa: Ihwaz o eiwaz la tredicesima runa e rappresenta la morte e la rinascita. 

Nella cultura celtica era associato, il tasso, alla saggezza, alla conoscenza superiore. I druidi scozzesi usavano bastoni di tasso con tacche per segnare le fasi della luna.

Gli antichi saggi indiani sapevano probabilmente preparare pozioni magiche con gli alcaloidi di questo albero per alterare lo stato di coscienza.

I bardi spesso si riferivano alle bacche del tasso come a noci, ghiande o mele. Questo ha causato molta confusione. Nonostante Avalon derivi da afallen, melo, i frutteti non erano l’unico elemento magico dell’antica Glastonbury. Glastonbury ha preso il nome da un albero sacro sempreverde, e in effetti scavi attorno alla fonte hanno rivelato il ceppo di un tasso alla profondità di 4 metri. Qualsiasi sia stato il ruolo delle Mele a Glastonbury, è abbastanza difficile pensare al passaggio di Re Artù senza che fosse coinvolto un tasso.

Molti santi cristiani irlandesi iniziarono a pregare sotto tassi venerati da sempre.

fonte: Lo spirito degli alberi di Fred Hageneder – https://www.my-personaltrainer.it/erboristeria/tasso.html – www.inerboristeria.com/tasso-taxus-bacata.html

Tratto da: www.Septemliterary.altervista.org

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