“quore” è l’ultima raccolta poetica dello sciamano-poeta Claudio Spinosa. Versi criptici dal sapore alchemico ed esoterico. L’autore gioca, molto, sui simboli e sulle metafore creando quell’atmosfera rarefatta e misterica in cui affiorano scenari extraterrestri. Poesie di un altro mondo dunque che rivelano il vasto profondo mondo interiore dell’autore.
Un poeta ermetico che però fa, immediatamente, comprendere in cosa consiste il vivere quotidiano.
Ecco alcune poesie, tratte dal suo ultimo libro “quore”.
RITUALE
Vedovo di un desiderio Scapolo di parole Disincarnato
Sotto una luna in porcellana. Passi sulla ghiaia
d’un viale che scompare alle prime luci
Mentre incontro il mattino Mentre traccio il confine di uno stesso cammino.
ASTRALE
Quando penso
non ci sono
e mentre fuggo
già ritorno.
Disteso e stanco
sugli strali dell’inverno passando all’inferno
ma solo per scaldarmi
per poi lasciare anime appese ad asciugare
che richiamano un destino ancora tutto da inventare.
NESSUNO MI TROVERÀ FINO AL MATTINO
Nelle età dei singoli
Nei grovigli d’istanti ammutinati quando il mare
complotta con il cielo
e i virgulti della vita sfioriscono Vedo il pavimento
Un’eterna scacchiera
Fra il soffitto e la specchiera
mi aggrappo a un sogno
con lacrime e stampelle lasciando poi il corpo
a compiacersi nella notte.
ANGELICO
Ottobre
Novembre
passati
Dicembre ci siamo quasi Rimane sapore
di vissuto non vissuto Gabbie toraciche
di cuori in fiamme Solchi tracciati nel viso Solchi profondi
che nessuna terra vuole ospitare Ricordi solo ricordi invaghiti del vento dell’imperituro.
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