Milano: nuove opere al Museo del Novecento14/3/2021
di Gaia Dallera Ferrario
BURRI E POMODORO AL MUSEO DEL NOVECENTO DI MILANO
La Fondazione Palazzo Albizzini Collezione Burri di Città di Castello (Perugia), ha permesso di dedicare una sala ad Alberto Burri. Originario di Città di Castello, medico di formazione, imprigionato dagli americani durante la Seconda Guerra Mondiale, fu proprio in seguito a quel periodo che prese la via della pittura. Partendo dal figurativo, cominciò sempre più a prediligere e sperimentare le caratteristiche qualitative di diversi materiali rispetto alla composizione formale. Ciò ne ha fatto uno dei pionieri dell’Informale. Sacchi, terre bruciate, muffe, legni, catrami… il rapporto con la materia era diretto e sperimentale, modellandola con risultati di grande impatto comunicativo. Nella sala dedicata ad Alberto Burri, le opere dialogheranno con quelle di Lucio Fontana: in esposizione ci sono capolavori come Combustione 14 del 1957, oltre al bozzetto per l’opera Lo strappo del 1952, di proprietà della Fondazione Lucio Fontana. La poetica di Burri condivide l’attenzione alla materia di Arnaldo Pomodoro, considerato uno dei più importanti scultori contemporanei, che trova per la prima volta spazio nel Museo del Novecento grazie al comodato quinquennale della Fondazione Arnaldo Pomodoro. È conosciuto per le sue caratteristiche sfere di bronzo, il materiale che predilige per le sue opere che scompone, rompe e apre, andando alla scoperta del meccanismo interno delle proprie creazioni. Nel percorso si potrà trovare La colonna del viaggiatore del 1959 e Sfera n.5 del 1965.
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