TRUNCHELL ETC. - “CAMERA N9” ALLA SCOPERTA DELL’ANIMA

01 November 2022

di Elisa Serrani

Ritrovare la propria luce interiore attraverso l’impervio cammino nell’oscurità è, sin dall’esordio, la mission principale delle pubblicazioni del misterioso e ormai iconico principe del gothic rap italiano Trunchell, Etc., che, dopo aver stupito per la profonda incisività della sua scrittura in brani come “Emily Norton” e “Truman Show” ed aver dato prova di un eclettismo capace di rimanere fortemente identificativo in “Braille”, torna nei digital store con “Camera n9” (PaKo Music Records/Visory Records/Believe Digital), singolo da cui si evincono nuove sfumature della sua sfaccettata visione artistica.

Ascolta su Spotify

Scritto dall’efficace e penetrante penna del cantautore lucano d’adozione lombarda durante il primo lockdown, il brano è un impetuoso lancio tra gli abissi dell’anima, alimentato dalla ricerca di un’unica ed imprescindibile verità, quella di scoprire e perseguire la propria natura, la propria autenticità, oltre ogni convenzione e apparenza.

La scelta del titolo, come sempre frutto della sensibilità e della ricerca introspettiva e iconografica del suo autore, connette e correla il numero 9, l’unico i cui multipli coincidono ad esso stesso, all’importanza di prendersi cura e tempo per se stessi, perché è solo imparando ad accettarci prima e ad amarci poi, che potremmo, concretamente, accettare ed amare chi ci circonda.

In un’incredibile e sorprendente analisi del proprio vissuto, Trunchell, Etc. scava nel passato - «vedo questi occhi intrisi di ricordi, in braccio ai miei nonni misi dei rimorsi» - con una finezza esplicativa degna di nota che attraversa e ripercorre esperienze e fotogrammi per giungere ad un presente in cui la sofferenza - «nei miei occhi sempre il mio dolore la mia penna è testimone» - può essere trasformata in rinascitamediante la presa di consapevolezza di fragilità e punti di debolezza, che cessano così di rassomigliare a demoni da combattere - «angeli del male come Vallanzasca annegano me in una fottuta vasca» - per diventare compagni di un viaggio - «Signora Paranoia, portami via di qua» - lungo tutto una vita, la cui destinazione è la conoscenza dell’altro  - «Portami in un mondo dove le parole non sono volti, ma sono persone» - attraverso la conoscenza di sé - «Il buio cadrà sempre altrove, game over. Passa da me: camera 9».

«“Camera n9” – dichiara l’artista - è uno dei brani a cui tengo maggiormente, perché rappresenta una sorta di rinascita personale, una ritrovata cognizione del proprio Io. Il numero 9 è l’unico i cui multipli si riducono sempre e comunque ad esso (9x2=18 - 1+8=9; 9x3=27 - 2+7=9, ecc…) e l’ho scelto proprio per sottolineare quanto sia importante prendersi del tempo da dedicare a se stessi; quanto, l’amarsi, sia indispensabile per poi poter amare gli altri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it 

News » DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE di Vittorio Esperia - Sede: Nazionale | Tuesday 01 November 2022