LA VERA NATURA DELLE CATENE DI SANT'ANTONIO

17 January 2017

di Carolina Polo

Durante le ultime festività natalizie, chi non ha ricevuto SMS sul cellulare, e-mail o messaggi whatsapp che richiedessero il rinvio del testo ad un altro contatto della rubrica telefonica per assicurarsi un 2017 migliore, un futuro fortunato e senza cattiva sorte? Questa usanza è conosciuta come "catena di Sant'Antonio".  L'origine di questo fenomeno risale agli anni '50 dello scorso secolo quando venivano inviate tramite posta tradizionale lettere contenenti messaggi religiosi di sollecitazione di atti divini tramite blande penitenze. Lo scopo era ottenere aiuti dai santi in cambio di preghiere, favori e devozione agli stessi santi evocati;  il santo maggiormente interpellato era proprio sant'Antonio. I testi inviati, già a quei tempi, descrivevano i miracoli ottenuti da coloro che avevano diffuso quella lettera per invogliare, ma, al contempo, fenomeni tragici, anche di morte, a coloro che avevano interrotto la catena dopo aver ignorato il messaggio. Nei successivi anni settanta le Catene di sant'Antonio si diffondono maggiormente tra i ragazzi, che, sempre attraverso corrispondenza cartacea, inviano lettere contenti indirizzi di amici per ottenere in risposta un numero sempre maggiore di cartoline. Un metodo che si diffuse facilmente e di sicura efficacia, fu l'utilizzo delle banconote da mille lire. Su questi tagli venivano scritti messaggi che trovavano velocemente un flusso di scambio nella popolazione e quindi, una trasmissione repentina della catena. Con l'evoluzione della tecnologia, le catene di sant'Antonio divengono maggiormente trasmissibili e coinvolgenti: uso di foto, scritte colorate (grazie alle stampanti, ai fax e ad internet), permettono di attrarre sempre più pubblico. Con l'avvento di Facebook è all'ordine del giorno leggere messaggi sulla nostra bacheca, spesso quasi intimidatori, di bambini malati, animali maltrattati o episodi svariatamente catastrofici che richiedono una nostra necessaria condivisione, pena calamità e sventure. L'intento degli autori di catene è perciò toccare nel profondo i sentimenti delle persone; attivare quel desiderio di redenzione o futuro misericordioso da parte del destino, che in analisi antropologica è un puro atto scaramantico, in antitesi quindi, con la spinta cristiano-centrica che anima i soggetti delle catene. In molti casi queste catene sono alimentate da atti illegali di spam. Il singolo utente, inviando i messaggi, inoltra inconsciamente dati sensibili (numero di telefono, e-mail, indirizzo) ai creatori delle catene che criptano, con appositi software,  le informazioni accumulate e spesso si arricchiscono in base alle percentuali di diffusione della catena. Le catene di sant'Antonio sono perciò un fenomeno da non sottovalutare, e soprattutto, da non trasformare in atteggiamenti ossessivi, come spesso vediamo.

Esempio di catena di Sant'Antonio (spam) arrivata via email sabato 14 gennaio 2017:

Please read carefully,

My name is Warren Buffett and I have an urgent donation information for you which will benefit you and your entire family, with the less privileged in your local community.

Respond back to this email immediately so as to enable me provide you with the complete information regarding this donation.

God Bless you richly.

Warren Buffett.

Email: wb.foundation@yandex.com

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News » INCHIESTE - Sede: Nazionale | Tuesday 17 January 2017