PROSTITUZIONE: REGOLE E PROPOSTE

16 February 2017

di Tilo Pez

PENALIZZARE, REGOLAMENTARE O PROIBIRE? 
La Prostituzione: le tre prospettive
10 anni dopo l'entrata in vigore il modello svedese, il numero di acquirenti di sesso ha sceso dal 13,8% a meno del 8%.
In Svezia è proibito comprare servizi sessuali, anche in Francia da aprile 2015 la legge punisce con multa fino a € 3.750,00.- a chi paga per prestazioni sessuali.
 
 
PRIMA PROSPETTIVA 
Queste Nazioni sono all'avanguardia in questo tema, perché i loro governi hanno deciso di prendere un'altra maniera di azione; al posto di di penalizzare le prostitute, considerandole vittime perché partono dal presupposto che non esercitano questa professione per libera scelta, cercano di mettere fine al commercio sessuale, sanzionando i clienti, con l'obbiettivo di eliminare la demanda, così non ci sarà offerta.
Questo modello svedese sta prendendo forza nel continente europeo e anche nel resto del mondo: oltre a Svezia, la criminalizzazione dei clienti della prostituzione è stata adottata in: ISLANDA, CANADA, SINGAPORE, SUD AFRICA, COREA DEL SUD, IRLANDA DEL NORD, NORVEGIA E FRANCIA. 
Quelli che sono a favore di questa postura sostengono, che queste misure hanno un effetto dissuadente nella popolazione, perché stabiliscono che la prostituzione è un fatto vergognoso e penalizzato dalla legge, le persone perdono l'interesse nel comprare sesso. La Direttrice dell'Unità di Polizia Svedese, Kjsa Wahlberg, spiega che in dieci anni il numero degli acquirente di sesso ha diminuito dal 13,8 a meno il 8%.
                     
SECONDA PROSPETTIVA 
C'è un'altra alternativa, alla criminalizzazione. Le correnti per la legalizzazione, che sostengono che il lavoro sessuale si può esercitare in maniera libera, perciò la tesi finale è regolare e non castigare. OLANDA è un rappresentante di questo secondo modello, dove la prostituzione viene considerata un lavoro con diritto alla sicurezza sociale e sanitaria. Gli altri stati che hanno adottato questo sistema sono GERMANIA E DANIMARCA . 
questi sostengono che la penalizzazione del cliente non beneficia alle lavoratrici del sesso, ma che li espone al pericolo di maggiore violenza ed all'isolamento. Un Collettivo Europeo, denuncia che le politiche svedesi portano le lavoratrici sessuali, sopratutto quelle di strada a lavorare fuori delle città, e in luoghi appartati, dove la polizia non può sorprendere i clienti.
 
TERZA PROSPETTIVA
Forze la meno raccomandabile di tutte, quella che da origine al proibizionismo e la illegalità. In questa corrente la prostituzione è strettamente illegale e nella maggiore parte dei casi se perseguitano soltanto le donne che praticano la prostituzione (molte volte contra la propria volontà).
Tra l'altro i Codici Penali degli Stati che applicano questa strategia, non hanno chiaro che azione è proibita: la tratta? Il prossenetismo? La violazione alla moralità? O le l'infrazione alla salubrità? 
SPAGNA, UNGHERIA E ITALIA, sono alcuni degli esempi emblematici di questa prospettiva per controllare il fenomeno.
Conoscere e discutere questi tre modelli diversi è fondamentale per comprendere in quali contesti specifici la prostituzione deve essere collocata: proibizionista? Legalizzata? Penalizzata? 
Certamente qualunque via si voglia intraprendere se debbono considerare l'opinioni delle Associazioni Civili che studiano e seguono questo fenomeno, e sopratutto includere le donne che sono direttamente coinvolte, sia direttamente che indirettamente nel commercio sessuale. 
(da: redazione antesdeeva.com)
 

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