di Roberto Dall'Acqua
E' uscito da qualche settimana il volume "Pedalando nella Storia" del nostro collaboratore Giovanni Curatola. Ripercorrendo in bicicletta quel centinaio di chilometri che separano Berlino dalla Polonia, e che nell'aprile 1945 rappresentò, in senso inverso, il balzo finale dell'Armata Rossa verso la capitale dell'allora III Reich, l'autore ha voluto fissare su carta impressioni, aneddoti, contrattempi, commenti e impressioni su quanto storicamente interessante (ed è molto) incontrato sul suo itinerario, dove, per dirla con parole sue, "la Storia degli ultimi 3 secoli si è data troppo spesso appuntamento per non riaffiorare prepotentemente ad ogni giro di pedale. E per reclamare, a buon diritto, un volume tutto suo". Così, nelle cornici che fanno da fondale a due biciclette puntate dal Reichstag della capitale tedesca verso Est riaffiorano "l’estrema, fanatica difesa della città ad opera sia degli ultimi seguaci di Hitler che (sorpresa) dei volontari francesi della “Charlemagne”. Affiora la spartizione della città nel dopoguerra... il rimpianto (il termine esatto qui è “Ostalgia”, nostalgia dell’Est) di chi dal 1989 non è riuscito a parlare la lingua del capitalismo e ancora rimpiange il Muro e le sue certezze perdute all’ombra della falce e del martello.
Infine, riaffiorano alcune dinamiche singolari e contraddittorie che hanno traghettato le due Germanie verso la riunificazione del 1990... Lungo la vecchia arteria prussiana che dal ‘700 porta il nome di “Reich-strasse 1”, poi, riemerge il Napoleone lanciato alla conquista di Mosca, la bonifica di Federico il Grande, che (coi mezzi di quei tempi, sa solo lui come...) riuscì a trasformare le paludi dell’Oderbruch nelle pianure tra le più fertili d’Europa. Affiora anche una certa inquietudine nel dover percorrere sul far della sera, usciti dall’abitato di Muncheberg, quel sinistro e deserto “viale degli impiccati”, ai cui stessi alberi di allora, che ora oltrepassiamo, le SS impiccavano traditori o presunti tali... Zone che, toccate in bicicletta anche per errore, perché transitando o per strade sbagliate o per campi “tagliati” per recuperar tempo, sono state tutte fulmineamente e caoticamente attraversate nell’aprile 1945 dai reparti nazisti in ritirata e da quelli sovietici lanciati su Berlino poi. Così, anche il crocevia apparentemente più anonimo rivela la guerra che passò da lì, coi suoi errori e le sue intuizioni tattiche, le sue devastazioni, la viltà o l’eroismo di chi in quel punto la visse, la passione e, più spesso, la disperazione di chi combatté fra le alture di Seelow, ultimo cancello sfondato a fatica dai russi sulla via per Berlino... Infine, in prossimità delle ex impenetrabili frontiere della DDR, oggi transitabilissimi confini con presidi perlopiù impresidiati, riaffiora il profumo della pianura brandeburghese, dei boschi di tigli, delle acque dell’Oder e di quell’aria fresca e fiabesca che ancora si respira in prossimità ed oltre il grande fiume, in Polonia, tra i bastioni sepolti della vecchia fortezza di Kustrin (oggi Kostrzyn), interamente rasa al suolo e mai più ricostruita..."
lI volume, di circa 200 pagine e corredato da una cinquantina di foto a colori, è disponibile su Amazon sia in versione cartacea (€ 10,40) che e-book (€ 2,69).
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