Arte della Lana, al castello Borromeo

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Arte della Lana, al castello Borromeo

<<Un’attività rilassante adatta anche agli uomini>> 

<<Abbiamo avuto, in un’edizione passata, come partecipante un uomo; è stata l’unica volta ed è capitato uno dei primi anni dell’evento, poi non abbiamo più avuto questa opportunità>> è l’esordio di Maddalena Merati, organizzatrice - insieme a Morena Cazzaniga e Silvia Invernizzi - della 18esima edizione della “Mostra mercato Arte della lana” che si è tenuta, domenica scorsa. L’iniziativa, che si tiene sempre nel mese di novembre, <<è ritornata, trascorso il periodo del Covid, nelle sale del castello Borromeo di Corneliano Bertario di Truccazzano>>, prosegue Merati che afferma; <<Ci ritroviamo sopratutto d’estate per organizzare questa mostra mercato. E’ vero che siamo aiutate, ma l’attività organizzativa richiede tempo, anche se abbiamo il supporto di amici e parenti>>. Gaia, per Candorlana di Peschiera Borromeo, è presente ad Arte della Lana per la prima volta: <<Sono qui con le borse e i maglioni fatti a mano da Rita: lei è la stilista di Candorlana. Non abbiamo un negozio fisico, lavoriamo in casa e vendiamo i nostri prodotti attraverso Instagram. In questo modo i costi si abbattono perché non ci sono le spese che comporta avere un’esercizio commerciale e, con l’online, abbiamo molte clienti. Poi io ho. iniziato da poco a lavorare a maglia>>. A Mombretto di Mediglia e Rivolta d’Adda, Paolo - che mette in mostra cuscini, copriletti e tende - di Scampoli tessuti organizza corsi di sartoria: <<Sono qui fin dalle prime edizioni perché è una manifestazione ben organizzata e i miei prodotti sono eccellenti>>.

Quest’anno gli espositori, che sono trentotto, hanno esposto manufatti originali e tradizionali, frutto dello sferruzzare con le loro abili mani: <<L’elemento fondamentale è la lana - spiega la promotrice della manifestazione -. Infatti le numerose espositrici approntano sul proprio tavolo i loro lavori, organizzati principalmente con la lana>>. Tra coloro che presentano i propri articoli troviamo anche la onlus BanKuore di Liscate: <<Creiamo questi oggetti di lana - racconta la volontaria Paola - durante tutto l’anno; poi, nei vari mercatini, li proponiamo ai visitatori. Tutto il ricavato va in beneficienza per progetti in Africa legati alla missione di Gubrye>>. A Melzo esiste <<un gruppo di donne - spiega Graziana - accumunate dal desiderio e dal piacere di lavorare, toccare la lana e fare progetti insieme. Proviamo insieme nuove ideazioni, ci diamo dei consigli. E’ proprio un gruppo fondamentalmente, quasi, di auto mutuo aiuto>>. <<L’associazione Il Gomitolo - svela Morena, che insieme a Graziana espone ad Arte della Lana - ha creato un punto di ritrovo alla biblioteca Pasta di Melzo. Così chi viene lì, al sabato, ci vede sferruzzare e, magari, s’invoglia a provare>>. <<Siamo in sette - prosegue Graziana -, talvolta in otto. Abbiamo iniziato prima del Covid a casa e poi, seguendo l’esempio di nonne e mamma, abbiamo deciso di creare questo punto d’aggregazione presso la biblioteca melzese.

Il rientro <<nelle sale del Castello Borromeo, dopo quattro anni che Arte della lana, per svariati motivi, si svolgeva all’esterno, ci gratifica molto>> rivela l’ideatrice. Morena Cazzaniga, componente del trio delle responsabili della mostra mercato, aggiunge: <<Abbiamo iniziato diciott’anni fa e non sapevamo se saremmo arrivate a organizzare l’edizione di quest’anno, la diciottesima. L’iniziativa è nata <<perché vedevamo - prosegue Cazzaniga - le nostre madri e le nostre nonne che lavoravano a maglia, i nostri genitori lo facevano e a noi è sempre piaciuto>>. <<Ci é venuta - aggiunge Silvia Invernizzi, deus ex machina del trio - l’idea di trovarci tutte insieme a sferruzzare>>. Alla diciottesima edizione della Mostra mercato Arte della lana sono convenute, fin dall’apertura, molte persone. Alcuni presenti - oltre ad ammirare i numerosi oggetti esposti, tra cui borse, cappellini, girocolli, maglioni, scialli, sciarpe - si sono cimentati, di pomeriggio, nel rito collettivo del lavorare a maglia: "Sferruzzare con noi" è, infatti, un’iniziativa promossa dal Progetto Fattoria Sociale Cascina Claudina.

Testo, foto e video di Roberto Dall’Acqua

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