La dama allo specchio: l’arte di esplicitare il dolore7/7/2019

Memoria per La dama allo specchio: l’arte di esplicitare il dolore

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La dama allo specchio: l’arte di esplicitare il dolore7/7/2019

di Arianna Di Presa

La Dama allo specchio appartiene alla corrente espressionista, un connubio tra Arte e Psiche realizzata dal Maestro d’arte padovano Marco Ambrosini. Il fulcro dell’opera consiste nel delineare il percorso dell’ identità umana cercando un senso al proprio vissuto, dal quale trapela una “paura consapevole” del cambiamento e al tempo stesso la determinazione del suo spirito di indagine che si inserisce in una sorta di autoanalisi per poter conferire parola al dolore. L’arte di esplicitare il dolore, derivainfatti, da un rapporto confidenziale con le proprie ombre interiori costituito da un passato insito di irreversibili memorie e da una capacità riflessiva di poter cambiare il flusso del pensiero in un’antitesi oscillatoria tra dubbi e certezze. Il carattere etimologico del suo Espressionismo traspare da un’immersione profonda nell’abisso causata da una sofferenza acuta che tenta di riemergere, conscia di esplicitare il sussulto del dolore. Risulta opportuno citare William Shakespeare, poeta e drammaturgo inglese, che afferma: Date parole al vostro dolore, altrimenti il vostro cuore si spezza.” Dalla massima shakespeariana si deduce l’intento di trasportare all’interno dei colori il peso delle esperienze traumatiche e di riversare all’Arte una valenza trasformativa, un modo per guardarsi allo specchio senza vergognarsi delle proprie ferite. L’arte, in tal senso, si pone come una “melodiosa cura” che trasmette quiete ad un animo trafitto dai graffi. In ultima analisi, il significato finale dell’arte è conferire un appagamento pieno, un’attribuzione totalizzante che avvolga l’intera esistenza e racchiuda l’autenticità del cammino formativo fino all’ultimo istante.

Infine, l’ultimo tassello che permette di addentrarsi nel mondo emotivo dell’arte intesa come ricerca del Vero Sé, è visibile dall’andamento tortuoso delle forme espressive inquiete e rivelatrici di una fragilità sospesa nel cuore di ogni uomo.

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