Ludwik Lejzer Zamenhof, iniziatore dell'esperanto, era di madrelingua russa e polacca; infatti viveva in una città, Bialystok, dove convivevano (non sempre pacificamente) quattro diverse etnie: polacchi, russi, ebrei e tedeschi. Aveva coltivato durante la sua vita ambizioni letterarie: durante gli studi di medicina a Mosca aveva partecipato al movimento sionista russo e pubblicato una serie di articoli sotto diversi pseudonimi, generati tramite anagrammi; sono inoltre stati ricondotti alla sua penna un paio di poemetti in russo pubblicati a Mosca in quello stesso periodo. Nel suo "Unua Libro", Zamenhof inserì sei esempi di prosa e poesia in esperanto: il "Padre nostro", l'incipit della Genesi, un esempio di scrittura epistolare, la traduzione di una breve poesia di Heinrich Heine e due poemi originali dello stesso Zamenhof. Negli anni successivi, Zamenhof pubblicò numerse altre poesie in esperanto; una di queste, "La Espero", fu messa in musica attorno al 1909 da Félicien Menu de Ménil e divenne l'inno ufficiale dell'esperantismo. Un altro pezzo degno di nota per la sua importanza all'interno del movimento è la "Prego sub la Verda Standardo" ("Preghiera sotto la bandiera verde"), una delle poesie meglio riuscite di Zamenhof. Gran parte dei lavori che occuparono Zamenhof nell'ultima parte della sua vita consistevano di traduzioni: la più celebre di queste riguardava l'"Amleto" di Shakespeare, e vide la luce nel 1894. Come nel caso della "Bibbia di Re Giacomo", la fedeltà della traduzione di Zamenhof rispetto all'originale è stata oggetto di dibattito, ma la prosa utilizzata è certamente degna di nota, e supera la traduzione successiva dell'"Amleto" fatta ad opera di Leonard Nowel Mansell Newell. Curiosamente, anche i due successori letterari di Zamenhof, l'ungherese Kàlmàn Kalocsay e lo scozzese William Auld, avrebbero seguito un'evoluzione simile: dapprima autori di poesia originale, in seguito traduttori, infine editori di riviste letterarie in lingua.
Ludwik Lejzer Zamenhof, Bialystok 15 dicembre 1859 - Varsavia 14 aprile 1917
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