di Giovanna Ferradini
Jean-Marie Faustin Goedefroid "João" de Havelange (Rio de Janeiro, 8 maggio 1916 – Rio de Janeiro, 16 agosto 2016) è stato un nuotatore, pallanuotista e dirigente sportivo brasiliano, presidente della FIFA dal 1974 al 1998. Figlio di un belga - Faustin Havelange, ingegnere minerario che fondò lo Standard Liegi, divenuto poi un importantissimo commerciante d'armi a Rio de Janeiro - che possedeva una grande proprietà terriera. Sempre Faustin, nell'aprile del 1912, perse il traghetto che l'avrebbe dovuto portare ad imbarcarsi sul Titanic proprio nel giorno del naufragio di quest'ultimo, salvandosi in tal modo la vita. Joao studiò al Liceo Francese e passò la sua giovinezza dedicandosi agli sport, per poi laurearsi in legge all'Università Federale Fluminense nel 1940. Da giovane gareggiò in varie discipline sportive, come calcio, il nuoto e la pallanuoto. Nel 1931 divenne campione carioca della squadra primavera del Fluminense. Partecipò da nuotatore ai Giochi Olimpici del 1936 e fece parte della Nazionale brasiliana di pallanuoto ai Giochi Olimpici del 1952. Nel 1955 vinse da pallanuotista una medaglia di bronzo ai Giochi panamericani di Città del Messico. Fu dirigente della Federazione Paulista di Nuoto, per poi diventare presidente della Federazione Metropolitana di Nuoto a Rio, nonché vicepresidente della Confederazione brasiliana degli sport. A quest'epoca era già diventato avvocato ed era azionista della Viação Cometa, grande impresa di trasporti operante nei quattro maggiori stati del paese (San Paolo, Rio de Janeiro, Minas Gerais e Paraná), di cui era anche direttore esecutivo. Nel 1955 divenne componente del Comitato Olimpico Brasiliano, ruolo che ricoprì fino al 1963, anno in cui entrò a far parte del CIO. Come dirigente calcistico fu poi presidente della federcalcio brasiliana (CBF) dal 1958 al 1975. Fu eletto alla presidenza della FIFA l'11 giugno del 1974,decisivo il voto delle federazioni africane e asiatiche, alle quali Havelange aveva promesso un maggior numero di partecipanti alla fase finale della Coppa del Mondo. Proprio per mantenere le promesse fatte alle federazioni asiatiche e africane, nei 24 anni trascorsi alla presidenza della FIFA riformò i Campionati mondiali di calcio aumentando il numero delle squadre partecipanti: in pochi anni, sotto la gestione di Havelange, il mondiale passò dalle classiche 16 squadre a 24 nel 1982 in Spagna e addirittura a 32 nel 1998 in Francia; in questo modo le nazionali appartenenti a Africa, Nord America e Asia poterono contare su più posti a propria disposizione. Havelange, poi, si è sempre dimostrato piuttosto scettico - quando non apertamente contrario - circa le riforme regolamentari proposte nel corso degli anni riguardo agli aspetti tecnici del gioco: in particolare, criticò sia il golden gol che il possibile utilizzo della tecnologia per assistere gli arbitri in caso di episodi dubbi.
Jean-Marie Faustin Goedefroid "João" de Havelange, Rio de Janeiro, 8 Maggio 1916 – Rio de Janeiro, 16 Agosto 2016
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