Palermo-Messina: derby, terremoto, tradizione20/11/2019
Palermo-Messina: derby, terremoto, tradizione20/11/2019
di Giovanni Curatola
Se alle 05.20 del mattino di quel lontano lunedì 28 dicembre 1908 la terra non avesse tremato così violentemente per 37 maledettissimi secondi, Messina non sarebbe stata rasa al suolo per 2/3 del suo abitato, oltre metà dei suoi abitanti (80.000 su 148.000) non sarebbe stata inghiottita dalla terra e dal mare e la città sarebbe rimasta ancora a lungo (magari fino ad oggi, Dio solo lo sa…) la seconda città siciliana dopo Palermo.
Perché se Palermo-Catania rappresenta oggi il derby più sentito dell’isola, tra le due maggiori città isolane, Palermo-Messina è cronologicamente il più antico. E’ datato 18 aprile 1901 il primo incontro fra le due squadre, disputato a Palermo e vinto 3-2 dai padroni di casa. Sono gli anni dei magnati inglesi che con le loro imbarcazioni fanno capolino nei porti delle due città, e che dopo avervi esportato il football istituiscono le prime competizioni isolane: Whitaker Cup prima e Coppa Lipton poi. Sono gli anni delle trasferte delle due squadre in treno, dei rinfreschi a fine partita, di una rivalità che si riscopre via via sempre più accesa ma solo e rigorosamente in campo. Seguono i derby (ancora i principali dell’isola) degli anni ’20 in Prima Divisione e degli anni ’30 in Serie B. Nel dopoguerra irrompe nello scenario calcistico isolano il Catania, e lo scettro di derby per eccellenza e rivalità più sentita dell’isola si sposta, per il Palermo, dallo Stretto all’Etna. Fino agli anni ’80 i derby fra Palermo e Messina riguardano esclusivamente Serie B e Coppa Italia, poi nel 1984-85 il primo derby in C1. Quasi a fine campionato i rosa piegano i peloritani al 90’ in una Favorita stracolma di 40.000 anime e la estromettono dalla corsa alla B, dove approdano qualche settimana dopo proprio il Palermo e Catanzaro.
Dagli anni ’90 in poi, chi scrive lo fa in presa diretta, essendo stato testimone oculare di tutti i derby casalinghi e di 6 in riva allo Stretto. Partiamo dal campionato 1991-92: i rosa, in un clima d’entusiasmo per il fresco ritorno in B dopo la radiazione, prima impattano 0-0 a Messina davanti a 3.000 propri fans (qui si registrano gli incidenti più violenti fra tifoserie nella storia di questo derby), poi piegano i peloritani 2-1 in primavera davanti ai 30.000 della Favorita. Una vittoria per parte, invece, nei due incontri di Coppa Italia della medesima stagione. Serie C1 1992-93: Palermo-Messina è alla 4° giornata, e il rotondo 3-0 finale serve al pubblico a far pace con la squadra dopo la retrocessione dalla B e un avvio stentato in C. Al ritorno, in riva allo Stretto, altro successo rosa per 3-1. Palermo e Messina tornano poi ad incrociarsi, sempre in C1, nella stagione 2000-01. All’andata, colpaccio peloritano alla Favorita: 1-2. Nel match di ritorno, in un clima arroventato per il testa a testa al vertice proprio fra le due squadre, si impongono ancora i giallorossi per 1-0. A salire in B saranno poi entrambe, ma il Palermo direttamente da 1° dopo il più incerto e imprevedibile finale di campionato, e il Messina attraverso la porta di servizio dei play-off. Nella stagione successiva 2001-02, in B appunto, entrambe fanno proprio il derby casalingo: 2-1 il Messina, 1-0 il Palermo, nel match con più pubblico stagionale (28.000) e iniziato con una suggestivissima coreografia in curva. Dopo 2 campionati di fuoco, con continue polemiche tra le società, risse in campo e incidenti fra i tifosi, gli animi finalmente tornano a sgonfiarsi di veleno e a rientrare nei binari di sempre: rivalità accesa si, ma corretta e civile. Stagione 2002-03: i rosa si arrendono 2-1 sullo Stretto per poi vincere con lo steggio punteggio al ritorno e continuare a sperare in una Serie a che svanirà poi all’ultima giornata a Lecce. L’anno successivo, 2003-04, è trionfale per entrambe, che non si fanno male né all’andata a Palermo (0-0), né soprattutto al ritorno, dove l’1-1 del “Celeste” (ultimo derby giocato in questo stadio) avvicina entrambe alla Serie A, raggiunta di lì a poco.
Le 3 stagioni in massima serie (2004-05, 2005-06 e 2006-07) vedono il Palermo sempre imporsi fra le mura amiche (rispettivamente con un bel 2-1 il 1° anno, 1-0 nella più inutile delle gare di fine stagione il 2° anno, nuovamente 2-1 nel 2006), mentre nel nuovo impianto messinese “S.Filippo”, dopo i due 0-0 dei primi 2 anni, nel 3° la spunteranno i padroni di casa per 2-0).
Il resto, infine, è roba attuale (2019-20). Dopo 12 anni, e dolorose vicissitudini societartie per entrambe, i destini di rosanero e giallorossi tornano a incrociarsi. E’ la prima volta in Serie D, e le stesse società sono eredi della loro antenate andate fallite. Il Palermo come noto è risorto, con una compagine nuova di zecca, dalle ceneri del post-Zamparini. Il Messina è stato rifondato, sempre come ACR Messina ed oggi oltre a navigare anch’essa nel limbo del dilettantismo deve dividere l’eredità del vecchio Messina con un’altra società (FC Messina) e con la piccola frangia di tifosi che questa si è portata dietro. Erede naturale del vecchio Messina è tuttavia l’ACR, e contro essa il Palermo darà vita domenica prossima, 24 novembre, al primo vero derby del nuovo corso. Nel segno della continuità coi primi derby siculi di oltre un secolo addietro.
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