di Roberto Dall'Acqua
Daniele Hahxi ha un talento naturale per la musica. Per lui - che compone testi e musica - la parola scritta è importante ma nulla è più incisivo di una nota ben suonata.
- Daniele come nasce il tuo amore per la musica? Parlaci delle tue canzoni.
Sin da piccolo sono sempre stato affascinato dalla scrittura e la composizione di canzoni.. non avevo le conoscenze musicali però mi divertivo ad inventare piccole melodie..
La prima canzone però l’ho scritta a 17 in seguito ad una piccola delusione amorosa.. era terribile.. credo e spero di essere migliorato.
Le mie canzoni raccontano di storie d’amore e rotture di legami prevalentemente.. traggo ispirazione da una storia che mi colpisce o da un’esperienza vissuta e sento il bisogno di mettere nero su bianco il momento, come se fosse una fotografia.
Ma ancora più importante per me dei testi, sono le melodie, i suoni.. ho sempre pensato che una determinata nota, suonata in un determinato modo, possa esprimere molte più emozioni di tante parole.
- La cittá dove vivi ti aiuta nell’ispirazione? Oppure dove vorresti abitare?
Bhe diciamo che Milano non è proprio una città romantica, però ha tante facce da raccontare, è una metropoli cosmopolita con culture quasi agli antipodi che si mescolano e questo fa sì che si venga a contatto con persone che all’apparenza con noi c’entrano poco e nulla ed è una scoperta piacevole, assorbire parte della loro cultura.
Però si ecco, se mi immagino un luogo d’ispirazione, chiudo gli occhi e mi viene in mente un paesaggio selvaggio, una spiaggia nascosta, lontano dai palazzi grigi milanesi.
- Il tuo ricordo, personale o professionale, più emozionante.
Era una sera d’agosto, al villaggio turistico ed era la serata dove gli ospiti mettevano in mostra i loro “talenti”.. non mi ero quasi mai esibito e avevo 24 anni, salii sul palco ed a fine esibizione ricevetti veramente tanti complimenti, ho sentito una sensazione di gratificazione incredibile. Si è il ricordo più bello che porto con me.
- Alejandro Jodorowski afferma: <<Il tempo asciuga il superfluo e conserva l’essenziale. Che ne pensi?>>.
Non so se sono completamente d’accordo, per me è fondamentale amare ciò che faccio, certo crescendo magari ho imparato un po’ ad asciugare i suoni delle mie canzoni, però rimango sempre dell’idea che seguo quello che mi suggerisce l’istinto in quel momento.
A volte sento di scrivere un pezzo più melodico e up-tempo, altre magari una canzone più arzigogolata e complessa.. non c’è una regola
- Preferisci lavorare in studio o esibirti dal vivo?
Sono due mondi completamente differenti, nasco dalla produzione in cameretta, tutto è nato lì e amo seguire ogni aspetto dei miei brani, dal testo all’arrangiamento.
Suonare dal vivo ti da un’adrenalina che non puoi comparare, d’altro canto quando realizzi di aver terminato una nuova canzone è una sensazione di orgoglio e realizzazione assoluta.
- Come vedi il tuo futuro? Obiettivi personali e professionali.
Mi rendo conto che il mondo della musica sia veramente complicato, ormai ho 28 anni e so che non si può vivere di soli sogni.. per me rimane fondamentale mantenere l’ispirazione e continuare a scrivere e suonare ogni qual volta ce ne sarà occasione..
Certo sognare non costa nulla e quindi.. mi piacerebbe che le mie canzoni arrivassero a quante più persone possibili, riuscendo in questo modo a guadagnarmi da vivere con la mia più grande passione.
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