COVID-19 CHI È COSTUI?
06 March 2020
di Clelia Moscariello
Questa storia del COVID-19 ci dimostra che siamo tremendamente fragili e lo siamo proprio tutti.
Il coronavirus ci ha palesato in modo inequivocabile che, come nella "Livella" di Totò, davanti alla morte siamo tutti uguali, ed io aggiungerei, anche di fronte alle malattie ed alla paura.
Che non esistono differenze tra Occidente ed Oriente, tra Nord e Sud.
Che siamo tutti irrimediabilmente sulla stessa precaria barca, e che tutti cerchiamo di non affondare.e di farcela ad arrivare alla riva più vicina, sani e salvi.
Che per quanti progressi abbiamo fatto, che per quanto possiamo sentirci forti, siamo appesi tutti allo stesso umano filo.
E che non possiamo pensare solo egoisticamente ed individualmente, perché gli altri siamo noi e noi saremo gli altri in futuro.
Che le ghettizzazioni e le discriminazioni sono solo frutto degli accadimenti e della nostra cultura, e che non hanno un senso universale, perché prima o poi gli eventi ribaltano tutto.
Che per quanto stronzo sia questo virus, si è comportato finora, e dobbiamo ammetterlo, da virus democratico: Il Coronavirus non bada infatti alle differenze economiche, alle classi sociali ed alle razze.
Allora non ci resta che utilizzare questo periodo per riflettere forse, per comprendere cosa sta accadendo dentro e fuori di noi, per abbandonare la nostra concezione occidentale di superiorità, che in questo momento non ci serve a nulla.
Non ci resta che essere uniti e lottare insieme,
Non ci resta che concimare questo periodo di merda, dato che come diceva Fabrizio De André "dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior".
Non abbiamo altra scelta d'altronde, che viverci questa grossa crisi, come ci insegnano gli orientali, come una grande, grandissima opportunità per crescere.
Insieme, almeno questa volta.
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News » DIBATTITI E OPINIONI | Friday 06 March 2020
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