SESSO - MI SPOGLIO DUNQUE ESISTO

01 May 2022

di Roberto Dall’Acqua

Alcune semplici considerazioni. Questa volta - parlando di tutto quello che ruota attorno all’universo del sesso - non voglio parlare né di soldi né di tasse evase. La mia riflessione ruota attorno alla morale, ai valori o meglio a ciò che ancora oggi ne rimane.
 
 
Non sto qui ad elencare i numerosi siti di accompagnatrici, escort ed hostess presenti online che offrono servizi di tutt’altro tipo rispetto a quelli per cui parrebbero registrati. Qui - con foto eloquenti, a volte ridicolmente parzialmente oscurate nei visi - è possibile avere rapporti sessuali a pagamento dove, ovviamente, la signorina (o il trans) in questione evade allegramente il fisco. Non è di questo però che voglio parlare anche se questi siti, che mettono in contatto cliente ed escort, non andrebbero puniti in quanto sfruttano la prostituzione? Mi pare che ancora oggi nel 2022 lo sfruttamento della prostituzione sia un reato perseguibile. 
 
“L’offerta (di sesso) esiste perché c’è domanda (di sesso)” ma non è più plausibile il contrario? Dico una banalità: se non ci fosse più prostituzione io non saprei con chi andare, almeno non con una meretrice. Tralasciando chi non lo fa di professione ma solo per farsi offrire una cena dietro compenso. Sì perché ci sono anche donne (non so uomini) che per uscire a cena - e sottolineo solo a cena - si fanno pagare con tariffe che partono dai 150 euro in su. E poi arrivederci e grazie, senza bacetti ed effusioni. Questo mondo sommerso che ruota attorno a un sesso non dichiarato - non solo al fisco - esiste perché c’è fame di soldi. Desiderio di guadagno e proviamo a immaginare quanti rapporti - ad esempio in un giorno - posso avere. Cinque incontri a 100 euro a volta sono 500 euro di guadagno netto al giorno. Se ne faccio 20 al mese sono 10.000 euro nette al mese. Mica male. 
 
La morale non esiste: mi fa comodo venire a letto con te perché mi paghi. È il mio lavoro; io di lavoro faccio l’accompagnatrice. E poi c’è la televisione. Sì la televisione, perché direte voi cosa c’entra la televisione con il sesso? C’entra e ora vi spiego il perché. Alcuni canali - anche se in chiaro non molti peraltro - tramettono film scollacciati e va bene, ma avete visto alcuni programmi tipo “Grande fratello” o “La pupa e il secchione”. Effusioni, carezze ma - più precisamente - il corpo ostentato e quasi nudo. Non solo quello delle donne. Parità di trattamento per culi e tette oscillanti di uomini e donne. Con tatuaggi in bella vista, così come forme ambite dove si sceneggiano storie assurde e fuori dalla realtà. 
 
Tralascio il capitolo di miss Italia e delle varie altre miss ma perché ci sono donne - ragazze ma anche donne con un’età non più giovanissima - disposte a sfilare in costume per essere apprezzate e votate? La donna ama spogliarsi? Andare per strada con qualche centimetro di stoffa in meno? Bene, sono contento ma, allora, non diciamo che è solo colpa dell’uomo. È un concorso di colpe perché per fare, e disfare, bisogna essere sempre in due. Per cui non diamo agli uomini - inteso come maschi - responsabilità che non hanno. È più candida la donna che esce a cena con te - facendosi pagare 200 euro per la compagnia, oltre ovviamente in più la cena - e poi ognuno a casa nel suo letto o quella che condisce la cena con un “dopo cena” da 300 euro?
La morale non c’è perché fare sesso piace, anche dietro compenso. E poi è anche un’attività lecita…


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