GRID - UNA VITA IN “TESTACODA”

30 October 2020

di Roberto Dall’Acqua

E’ disponibile in radio e su tutte le piattaforme digitali “Testacoda” (Artist Development Cosmophonix Production), il nuovo singolo della talentuosa Grid, pseudonimo di Fabiana Mattuzzi.

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Il brano, scritto dalla stessa artista, racconta in maniera autentica la quotidianità di una giovane donna, infrangendo cliché, congetture ed etichette che, ancora oggi, ruotano intorno al sesso femminile.

«Come sarebbe a dire che vuoi la libertà e che pretendi un uomo che non ti tradirà?», controsensi tipici di un’epoca, la nostra, in cui spesso «Ci servono dei filtri per la normalità». Una normalità annebbiata, confusa: da una parte l’incertezza del futuro, dall’altra, il mondo illusorio confezionato dai social, ben lontano dalla realtà. Normalità che però non va e non deve essere confusa con l’uniformarsi ad uno schema obsoleto, distante da ciò che siamo, da ciò che ci appartiene: «E tu che ancora provi a dirmi di non correre ed io che quando mi accontento rischio di impazzire»; «Che un po’ mi sento stupida se cerco la felicità»; frasi che evidenziano il desiderio di evadere da quelle situazioni, da quei quadri disegnati da altre mani, che troppo spesso intrappolano l’identità dei giovani di oggi, i loro sogni, i loro obiettivi.

E Grid risponde, senza troppi giri di parole, urlando al mondo «Voglio un testacoda, una vita in testacoda» e con la consapevolezza che «Un po’ mi sento l’unica che poi sa bene dove andrà, nonostante il testacoda, al traguardo in testacoda». Un invito in musica ad essere noi stessi, a mostrarci per ciò che siamo e non per quello che altri – genitori, amici, società -, vorrebbero che fossimo.

Ad accompagnare il singolo, da venerdì 30 Ottobre, il videoclip ufficiale, diretto da Peter Marvu e girato all’autodromo Enzo e Dino Ferrari (autodromo di Imola), con un evidente e voluto richiamo allo stile anni ’80, tra moto da corsa e coreografie spettacolari.

«Questo brano – racconta Grid – mi appartiene moltissimo, perché ho deciso di mettermi veramente a nudo, parlando senza maschere di quello in cui credo, di quello che sento dentro e di come vedo il mondo di oggi. E’ come se fosse una mia autobiografia in musica; raccoglie i pensieri dei miei 19 anni di vita».

Nonostante la giovane età, Grid si mostra come una donna determinata e consapevole, una donna che sa cosa vuole, ben distante da quell’immaginario – purtroppo – ancora troppo radicato, che vede la figura femminile come mera ombra dell’uomo, anche e soprattutto sul fronte della realizzazione professionale, percepita ancora da molti come prerogativa maschile.

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News » DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE di Vittorio Esperia - Sede: Nazionale | Friday 30 October 2020