Ligabue: raddoppia il concerto "verde"
07 July 2016
di Giovanna Ferradini
Ligabue, a un anno di distanza dall'esibizione a "Campovolo", tornerà sul palco - dopo l'esibizione di sabato 24 settembre - anche domenica 25 settembre con “LIGA ROCK PARK”, unico evento dal vivo del 2016 (prodotto e organizzato da Riservarossa e F&P Group), che si terrà nella splendida cornice del Parco di Monza. L'appuntamento - raddoppiato anche la domenica successiva 25 settembre -per i fan di Ligabue, che hanno acquistato il biglietto per uno dei due concerti, è fissato per il 23 settembre, a partire dalle ore 18.00 e fino alle ore 24.00, con "ASPETTANDO LIGA ROCK PARK". «L'enorme Parco di Monza che ospiterà il doppio LIGA ROCK PARK è una tenuta grande quasi tre volte Versailles. Un bene ambientale e culturale - affermano gli organizzatori dell'evento - con una storia secolare che appartiene a tutti noi. Un luogo magico dove vivere l'esperienza unica di un concerto sotto le stelle...anzi due! Ci vediamo qui, immersi nel verde, tra i boschi, i prati, le antiche ville e la bellissima Reggia di Monza. Amiamo la musica e amiamo l'ambiente: cantiamo, balliamo e urliamo contro il cielo, senza però dimenticarci di tutelare, proteggere e rispettare questa preziosa riserva naturale e la sua biodiversità, perché anche il parco conservi un bel ricordo di noi e della nostra festa. La musica al Parco di Monza ha un cuore green». Ligabue, infine, è al lavoro in studio di registrazione per completare il suo ventesimo album (undicesimo di inediti), la cui uscita, prevista entro fine anno, sarà anticipata dal primo singolo in radio a settembre. Un evento, in cui i seguaci di Ligabue sono stati elemento - unitamente al suo lavoro - è stato il superamento della perdita del figlio; la disgrazia di perdere un figlio e la forza di trovare la speranza e andare avanti: di questo, e altro, ha parlato Ligabue durante un'intervista a "Che tempo che fa" con Fabio Fazio. «Trovarsi davanti alla morte del proprio figlio e il giorno dopo avere il primo concerto è molto dura. La voce e la chitarra non possono essere mascherata. Io l'esperienza l'ho vissuta veramente e so cosa significa e so anche il beneficio che ne ho ricavato. Ero a pezzi, non ero in grado e mi sono poggiato su di loro: sui fan. È crudele che quando uno deve vivere un momento suo sia costretto ad allietare altri animi, ma è anche vero che riesci a beneficiare del contatto». Ligabue parla di suo figlio anche in "Scusate il disordine", il suo ultimo libro edito da Einaudi, che contiene anche episodi più leggeri e curiosi, come quello sulla nascita di "Urlando contro il cielo", uno dei suoi pezzi più celebri. «“Urlando contro il cielo” finì in una posizione sfigatissima, ma da quando abbiamo cominciato a suonarla dal vivo divenne un simbolo. Non era un singolo, ma vista la reazione ne facemmo un video live e dalla prima volta che l'abbiamo fatta è diventato il coro prima che cominci qualsiasi concerto». Il Ligabue scrittore ritorna - a quattro anni dall’ultima avventura nell'universo letterario con il libro di racconti “Il rumore dei baci a vuoto” (Einaudi) - per raccontare le nostre vite sfuggenti. Gli intensi e misteriosi racconti che compongono “Scusate il disordine”, la nuova fatica del poliedrico artista emiliano, sono sedici. Così diversi gli uni dagli altri, ma allo stesso tempo così inscindibili, ognuno dei racconti - con temi come l’amore, il sesso e la musica che sono il filo conduttore di ogni storia - è come una scoperta, una manifestazione di quel mistero che è la magia del quotidiano. All’interno di una cornice surreale, i personaggi si incontrano e si scontrano, sempre raccontati dalla scrittura vibrante di Ligabue. Tasso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. C'è pure una Polaroid che, a un certo punto, comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e inoltre una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti, vanamente, che l’Assegnatore chiami il tuo numero. La sensibilità del Ligabue, come artista e uomo, si evince anche dalle parole che ha postato su Facebook, dopo avere assistito al al concerto di Bruce Springsteen ieri allo stadio San Siro di Milano: «La sensazione che ho sempre avuto su ?Bruce Springsteen è che, consapevole della fortuna del proprio talento, abbia sempre lavorato tantissimo per dimostrare (o dimostrarsi) di meritarselo. Questo è uno dei motivi per cui lo ammiro. Si è preso un impegno con chi lo segue: dare ogni volta niente di meno del suo meglio. È un impegno che ha sempre mantenuto».
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