Mimmo Paganelli, la Masterclass che non ti aspetti

18 June 2025

"Masterclass", quando la musica si fa vita: l’intervista a chi ha trasformato l’esperienza in guida

Cosa succede quando decenni di musica, palchi, voci, sogni e fallimenti si trasformano in parole? Succede "Masterclass", un libro che non è solo una guida, ma un vero atto d’amore per chi vuole vivere la musica, davvero.

Abbiamo incontrato l’autore, che da anni respira la musica in tutte le sue forme: produttore, talent scout, divulgatore, ma prima di tutto ascoltatore attento delle emozioni altrui.

“Dopo quattro edizioni da presidente di giuria al festival di San Marino e centinaia di masterclass, mi sono reso conto che avevo in testa uno schema, un metodo... e ho pensato: perché non metterlo nero su bianco?”

Così nasce "Masterclass", da un’urgenza autentica, quella di restituire. Di trasformare le lezioni vissute in qualcosa che resti, ma attenzione: questo libro non è una teoria astratta, è un viaggio vissuto.

“Non sono un cantante, non sono un musicista... quindi non sono in competizione con nessuno. Posso parlare liberamente, in modo onesto. Ai ragazzi racconto la musica da un punto di vista a 360 gradi, con tutte le sue sfumature.”

Uno dei capitoli più sentiti? Quello sulla voce.

“La voce è l’inizio. Per gli interpreti è tutto. Per i cantautori, invece, la voce è un mezzo per emozionare, anche se non perfetta. Poi ci sono i gruppi rock, che devono essere liberi, selvaggi... ognuno con la sua identità. La voce è il primo contatto, è anima.”

E proprio di identità si parla tanto in questo libro. In un’epoca in cui tutto sembra assomigliarsi, l’originalità diventa rivoluzionaria.

“Sento troppa musica simile in giro. Non è una critica: è un appello. Essere diversi è un valore. Anche se tecnicamente sei ‘inferiore’, se sei unico arrivi. Emozioni.”

Il libro è pieno di consigli pratici, ma anche di racconti, esperienze vissute e voci autorevoli: Vasco Rossi, Lavezzi, Salerno, Piero Cassano, Vitanza. Le loro storie diventano tasselli di un mosaico che mostra cosa significhi davvero fare musica.

“A Vasco ho chiesto quando ha capito che stava per arrivare il successo. Mi ha raccontato di quando ha scritto ‘Vita Spericolata’. Non gli veniva il testo, era bloccato. Poi un giorno, in macchina, ha pensato: ‘Voglio una vita...’ ed è partita la magia.”

Il racconto più inaspettato? Quello di Riccardo Vitanza.

“È arrivato dall’Eritrea a 11 anni, senza soldi, in fuga da una guerra. Oggi ha un’azienda con 16 dipendenti ed è uno degli uffici stampa più importanti d’Italia. Una storia da film.”

"Masterclass" è anche questo: un libro che ti guarda negli occhi e ti dice "ce la puoi fare", ma solo se sei disposto a metterci l’anima, a cadere, a rialzarti.

E se gli chiedi cosa pensa del fallimento, ti risponde senza frasi fatte:

“Il successo non c’è per tutti. Ma chi non molla ha il quadruplo delle possibilità. Il fallimento non è la fine, è parte del viaggio.”

E no, non ci sarà un "Masterclass 2".

“Non amo i sequel. Mi piace sorprendere con qualcosa di completamente nuovo. Questo libro contiene tutto ciò che reputo essenziale per un artista. Serviva ieri, serve oggi e servirà domani.”

Se potesse regalarlo a qualcuno? Franco Battiato.

“Mi sarebbe piaciuto tanto. Era avanti. Lo scopriremo davvero, forse, solo tra vent’anni.”

"Masterclass" è molto più di un manuale: è una carezza, una spinta, una confidenza tra chi ha vissuto la musica e chi la sogna. È per chi ha un fratello a cui dare un consiglio, per chi sente la voce come un ponte, per chi scrive perché non può farne a meno.

È per chi ci crede.

di Giorgia Pellegrini

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Video https://youtu.be/8UIUU4k2INY?si=ItHpjSPgDnRIfgxB 

 

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