– Francesco, da Cassina de’ Pecchi ai palchi più prestigiosi. Che effetto fa? Cambia l’emozione da palcoscenico a palcoscenico?
«Non è semplice raccontare oltre 20 anni di lavoro, dai pub di provincia, la nostra e non solo, a San Siro è una meravigliosa storia che ci riempie di orgoglio e soddisfazione. Parlando di palchi quelli che sono secondo noi giusti per i Modà sono sicuramente i palazzetti. Gli stadi sono una grande bella festa».
– È rimasto un legame, una sensazione con Cassina de’ Pecchi e il territorio della Martesana? Alcune voci dicono che ora vivi a Cernusco sul Naviglio? Altre addirittura a Tenerife.
«Non sono mai voluto andare via, tutta la mia famiglia vive sempre tra Cassina e Cernusco. È vero che ho preso casa a Tenerife, amo la pesca ed è un posto perfetto per la mia passione».
– La tua famiglia è importante per te: i tuoi genitori, tua moglie Laura e tua figlia Gioia. Ti seguono spesso? Che ruolo hanno nella tua vita?
«La mia famiglia è fondamentale. Vengono con me, compatibilmente con gli impegni di lavoro e scuola, e sono felice che sia così. Dopo oltre 20 anni amo mia moglie come il primo giorno e la sua vicinanza è fondamentale».
“8 canzoni”, il nuovo album. Un disco che ‘spacca’. È un disco “politico”?
«È un disco che racconta chi sono i Modà oggi. Noi non siamo molto social e i dischi, le canzoni, sono il modo per raccontarci».
– Il 12 giugno, i MODÀ suonano a San Siro con il concerto-evento “La notte dei romantici”. Hai/?avete previsto qualche particolare ‘regalo’ per i fan?
«È presto per raccontare, fare spoiler, ma per ora possiamo dire che sarà una grande festa per tutti i romantici!».
– Francesco, i Modà hanno tanti fan. Qual è il rapporto che vi lega?
«Siamo molto legati ai nostri fan da sempre e ci seguono e supportano. Siamo immensamente grati per il loro sostegno. Non sono frasi fatte. Senza di loro non saremmo qui».
di Roberto Dall’Acqua
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