Il silenzio dell’umiliazione
09 October 2025
Quando il potere dimentica di essere umano.
Il potere è una fiamma.
Può scaldare o bruciare. Può essere guida, oppure marchio.
È qualcosa di invisibile che si insinua tra le parole, nei toni, negli sguardi.
È sottile come un soffio, ma quando si piega all’ego diventa vento che spezza.
Chi ha potere, anche solo un frammento di esso, tiene tra le mani un fragile equilibrio: quello tra autorità e prepotenza, tra educare e schiacciare.
Eppure, quante volte questo equilibrio si rompe in silenzio?
Basta un gesto, una parola detta con disprezzo, un sorriso che sa di sfida.
Basta poco per trasformare un ruolo di responsabilità in un atto di dominio.
L’abuso di potere non ha bisogno di violenza fisica: si consuma nelle piccole umiliazioni quotidiane, nei giudizi dati senza ascolto, nei toni che zittiscono invece di insegnare.
È quella sensazione che ti scava dentro quando qualcuno, da una posizione più alta, decide che tu vali meno.
Chi subisce lo sente subito: un nodo in gola, un calore che sale agli occhi, una voce che vorrebbe rispondere ma non può.
È il peso dell’impotenza.
È la vergogna di dover tacere anche quando si ha ragione.
E chi lo esercita, invece?
Forse non se ne accorge nemmeno.
Forse pensa di “fare il suo dovere”, di “insegnare”, di “mettere in riga”.
Ma il confine tra autorevolezza e crudeltà è sottile, e si attraversa in un secondo nel momento in cui si dimentica che davanti a sé c’è una persona, non un bersaglio.
La storia è piena di uomini e donne che hanno confuso la propria voce con quella della verità.
Ma l’abuso di potere non vive solo nei palazzi del potere o nei libri di storia: vive nelle aule, negli uffici, nelle strade, nei colloqui, nei banchi d’esame.
Ogni volta che qualcuno si sente piccolo, zittito, invisibile — lì, in quel preciso momento, qualcun altro ha smesso di essere umano.
E allora, se chi legge queste parole ha mai fatto sentire qualcun altro “meno”, forse è il momento di chiedersi: che cosa resta del mio potere, se per affermarlo ho dovuto spegnere qualcuno? Perché il potere vero non alza la voce. Non umilia. Non ferisce per farsi rispettare. Il potere vero illumina chi ha vicino, non lo brucia.
E se davvero vuoi capire cos’è l’abuso di potere, non guardare chi lo esercita: guarda negli occhi di chi lo subisce.
Lì, nel silenzio ferito di chi non può reagire, c’è tutto ciò che il potere dovrebbe temere: la perdita della propria umanità.
di Giorgia Pellegrini
Foto e video liberi da copyright
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News » L'ECO DEL MIO SENTIRE | Thursday 09 October 2025
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