“L’anima guarisce, quando ritrova il significato delle cose”
L’Associazione Medicina dei Significati promuove – per tutti i Soci iscritti all’Associazione – percorsi, incontri e consulenze personali quali passi di un cammino verso la conoscenza di sé e verso il proprio benessere.
Profondamente convinti che il caso non esista crediamo che la vita, nelle sue mille giravolte, sussurrando ci suggerisca il cammino da compiere, al fine di farci sentire suoi “nobili figli” e “nobili figlie”, da essa amati e significanti. A ognuno cogliere la possibilità di farsi creatore della propria esistenza come dell’universo che abita, “maestro delle cose” e non vittima delle loro reazioni. Di riscoprire, dentro di sé, quell’immagine-di-Dio che le tradizioni antiche dicono riposare in noi e scolpire, dall’interno, il nostro volto e la nostra vita.
La nostra storia
La Medicina dei Significati nasce nel 2002 in seguito agli studi della dott.ssa Loredana Filippi, Counselor e Operatrice Olistica Professionale. Ricercatrice nel campo delle pratiche simboliche delle antiche tradizioni religiose e da anni impegnata nello studio e nella divulgazione della Medicina Tradizionale Cinese e di tutte le “nuove medicine”, a quei tempi ancora dette “alternative”, giunge ben presto alla convinzione che tale ricerca non è sempre sufficiente a promuovere un’autentica guarigione se non si affianca ad un cammino di consapevolezza e di ricerca delle vere origini dello squilibrio.
La Medicina Tradizionale Cinese, infatti, da sempre riconosce questo ponte, questo dialogo, che mente e corpo invisibilmente intessono fra loro.
Lungo questa direttrice, il panorama si allarga molto velocemente, sino ad abbracciare campi sempre più invisibili e sottili dell’essere. Dal livello somatico, organico, biologico, a quello dell’energia è solo un primo step: dal piano energetico a quello emozionale e mentale… e oltre. In essi si cela una “informazione”, un codice, attraverso cui ciò che si esprime è la Coscienza.
Da questa prospettiva, il “significato della malattia” e le sue cause nascoste, endogene, porta ben presto al significato della vita. “Dal significato scaturisce il senso”, ovvero la direzione. La “direzione” del cammino – forse più che la “meta” – che i nostri occhi e il nostro cuore ricercano incessantemente e che un filo invisibile va tracciando, nel rivelarsi del mosaico dell’esistenza.
Ma il linguaggio con cui la coscienza – o l’inconscio, ma in realtà l’essere umano intero e, con esso, la vita – si esprime non è il nostro, non è quello della ragione. Occorre scoprire, meglio, ri-scoprire, altre terre. Riconnettersi ad un “nuovo” linguaggio: quello, dimenticato, che l’anima sussurra.
E’ il linguaggio dei simboli, del sogno, dei miti e delle fiabe. E’ il linguaggio del corpo. Ed è un linguaggio poetico.
In ognuno di noi esso è deposto ma, purtroppo, ne abbiamo generalmente perduto la chiave, necessaria a comprenderlo.
Questo linguaggio non si esprime per concetti, per idee, per teorie: si esprime per “immagini”. Veloci, evanescenti, inafferrabili. La ragione lo ignora; l’anima può ricordarlo.
Ecco dunque profilarsi, sempre più chiaro, il cammino da compiere. Un “cammino di ritorno”, un cammino di “ricordo”.
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