GIANPAOLO PACE - “NON IN NOME MIO”
02 July 2023
di Elisa Serrani
Alcuni brani non hanno bisogno di essere incasellati in stagioni per echeggiare come veri e propri successi sin dal primo ascolto, perché danno forma e voce a contenuti senza tempo, tematiche di fondamentale importanza per cui non si spenderà mai una parola, una canzone, di troppo. E così, dopo aver guidato il pubblico in un intensissimo viaggio intergeneris sul decadimento umano frutto dell’attuale regresso sociale nell’illuminante album “Esclusi i presenti”, il cantautore e musicista torinese Gianpaolo Pace torna a sviscerare i più cupi ed angusti anfratti del terzo millennio in “Non in nome mio” (PaKo Music Records/Believe Digital), il suo nuovo singolo che lo vede al fianco di Lorenzo Santangelo.
In un emozionante e riflessivo intreccio di rock, pop ed elettronica, si staglia un’asprissima, ma al contempo meravigliosa nella sua crudezza, denuncia nei confronti delle guerre che imperversano sul pianeta, che grazie all’ineccepibile capacità evocativa dei due artisti, proietta istantaneamente l’ascoltatore in una dimensione narrativa che non lascia spazio a congetture - «orfani di un dio che porta l’apocalisse chiamandola democrazia» - e giustificazioni - «non è normale manipolare la realtà, che una bugia se ripetuta poi diventi verità» -, volgendo particolare attenzione ai conflitti più lontani dall’Occidente e, per questo, molto spesso ignorati.
In quel «non è normale mettersi le mani sopra gli occhi e fare finta che il problema non ci tocchi», è racchiusa la chiave di lettura di un testo di incredibile levatura, pervaso da profonde riflessioni, che invita ciascuno di noi a non voltare lo sguardo dinanzi alle barbarità commesse da uomini alla deriva, in nome di «ordini di un dio seduto al tavolo di qualche banca d’oltremare».
Nell’assordante bang di mitragliatrici imbracciate da «bambini soldato» che marciano «in silenzio al tramonto» con lo stesso terrore negli occhi di coloro contro cui le svuotano - «ho visto sparare soldati per paura di morire» -, svuotando con esse anche l’innocenza delle loro anime rubate a madri che rimangono «senza dei da maledire», Gianpaolo e Lorenzo portano a galla le «lacrime mischiate con macerie, bombe e fumo», con una sensibilità e una finezza di spiritocapaci di attraversare le orecchie per arrivare e trafiggere il cuore con la lama della verità, perché «giustificare la follia» e «dire sempre tanto non è colpa mia», non è meno disdicevole delle terribili azioni commesse da chi, tutt’oggi, continua ad appoggiare, commissionare e foraggiare eccidi, stermini e devastazioni in ogni angolo del pianeta.
«Questo brano – dichiara Gianpaolo Pace - è nato dopo aver visto un documentario sulla guerra, presentato durante il telegiornale, all’ora di pranzo. Il reportage era stato realizzato da un fotografo sui campi di guerra in Siria. Le immagini mi avevano scioccato al punto da non riuscire a crederci. Erano di una durezza e di una crudeltà inaudite e questo mi ha portato a vedere la guerra con occhi diversi. Ho immaginato di scorgerla con gli occhi del fotografo, un essere umano che, per documentare ciò che stava accadendo, rischiava la vita ogni giorno, secondo dopo secondo, con le bombe che gli scoppiavano a pochi metri di distanza, falciando le persone con tutte le loro storie, le loro vite, i loro sogni. Tutti civili, comunissimi mortali che perdevano madri, padri, sorelle, fratelli, amici. Puoi restare indifferente e continuare a mangiare, come stavo facendo io, certo…Oppure, puoi fermarti e cominciare a riflettere. Scriverci una canzone è stato fin troppo naturale e ho coinvolto Lorenzo Santangelo perché sapevo che ci saremmo subito trovati sulla stessa lunghezza d’onda».
Prodotto da Roby Grafio di Atomiche Produzioni, mixato da Fabio Morese di nowmixstudio e masterizzato da Alessandro Ciola di Imagina Production, “Non in nome mio” valica il concetto di canzone e, attraverso la musica, sfiora i popoli di ogni credo e cultura con l’intento di risvegliarne coscienza, empatia e senso civico, ponendo a ciascuno di noi un unico quesito, «in nome di che dio avete calpestato vite come foglie?», al quale un dio che crea e vigila con incondizionato amore sui propri figli, risponderebbe senza esitazione alcuna «Non in nome mio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA copyright www.ilgiornaledelricordo.it
News » DISCHI VOLANTI, MUSICA IN RETE di Vittorio Esperia | Sunday 02 July 2023
Ultimi diari
- Lissa e Premuda: la Marina italiana all’opera 21/07/2024 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
- Una sera d’estate in compagnia di Turandot 09/07/2024 | AdArte di Gaia Dallera Ferrario
- Filippo Bertipaglia - Chitarrista di talento 27/06/2024 | Incontri con gli autori
- Italia 10 volte a Berlino - Tra storia e pallone 25/06/2024 | I ricordi del calcio di una volta di Giovanni Curatola
- Ginnastica ritmica - Le farfalle italiane 22/06/2024 | AdArte
- Sergej Michalkov scrisse 3 volte l'inno russo 09/06/2024 | La Storia racconta di Giovanni Curatola
Notizie in evidenza
- IL RUMORE DEL LUTTO - “RESPIRA” DA 18 ANNI 01/09/2024 | EVENTI
- ILARIA CERIOLI - “Rita dagli occhi neri” 27/07/2024 | #LIBRIALLASPINA di Raffaella Bonora Iannece
- DAVIDE GIANDRINI - L’ATTORE 27/07/2024 | TEATRI E TEATRANTI di Sara Sanna
- La 9ª edizione di MONFERRATO ON STAGE arriva a PIEA (Asti) per tre giorni ricchi di concerti: questa sera con METAL MIDNIGHT FOREST, domani con la NOTTE DELLE CHITARRE e domenica 28 luglio con EDOARDO BENNATO. 26/07/2024 | EVENTI
- Il 31 luglio LA MILANESIANA, ideata e diretta da ELISABETTA SGARBI, ospita al Piccolo Teatro Paolo Grassi di Milano l’appuntamento “La timidezza e la pace” con Adania Shibli, Vincenzo Latronico, Antonio Ballista, Bruno Canino 26/07/2024 | EVENTI
- È disponibile in digitale ed entra oggi in rotazione radiofonica "SMILE", il nuovo singolo estivo dalle sonorità indie-pop del dj e producer multiplatino MARTIN GARRIX in collaborazione con CAROLINA LIAR dei The Federal Empire 26/07/2024 | DEVIAZIONI ARTISTICHE di Vittorio Esperia