REDDITO D'INCLUSIONE: ULTIMA BEFFA O AVVIO PROPAGANDA?

03 December 2017

di Katiuscia Ester Marino

E' all'onore dei titoli di testa in questi giorni la notizia della manovra sul reddito di inclusione (misura contro la povertà, per cui si potrà fare domanda a partire già dal 1 dicembre 2018). Ma in cosa consiste concretamente tale misura? Essa segna l'evoluzione del Sia e dell'Asdi, e riguarderà le fasce più deboli della popolazione. Detto così sembra una decisione equa del Governo che tende la mano alla proposta dei 5 stelle sul Reddito di Cittadinanza. Ma l'apparenza inganna. Guardiamo infatti i numeri: innanzitutto per poter accedere al beneficio occorrono 4 condizioni concomitanti:

1) l'ISEE del nucleo familiare risulti non superiore a 6.000 euro;

2) l'ISR, la componente reddituale dell'ISEE, non risulti superiore a 3mila euro;

3) il valore del patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superi i 20.000 euro;

4) il valore del patrimonio mobiliare, non superi una soglia di euro 6.000, accresciuta di euro 2.000 per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo componente, fino ad un massimo di euro 10.000. 

Nessun componenete della famiglia inoltre deve risultare intestatario di mezzi di trasporto, ad eccezione dei mezzi comprati con l'agevolazione per disabili. Ciò vuol dire che se si è sposati, entrambi disoccupati, ma i genitori hanno fatto il grave errore di intestarci un appartamento, non si ha diritto! Inoltre basta avere un lavoro da 501 euro al mese (entrata inferiore alla pensione sociale) per esserne esclusi! Il Governo però generosamente allargherà la possibilità di usufruirne agli over 55 che sono stati lincenziati (a causa delle ingiuste leggi italiane ovviamente!)

L'importo

Da un minimo di 190 euro mensili a persona a un massimo di 485 euro per un nucleo con almeno 5 componenti (arrotondamento per difetto, ovvio), per un periodo continuativo non superiore ai 18 mesi. L'importo verrà poi ridotto, se si è titolari di altri benifici assistenziali, quali bonus bebè, assistenza per invalidi civili. Attenzione quindi, famiglie povere, non fatevi male e non pensate di procreare!

Vediamo nel dettaglio la tabella con la progressione degli importi:

L'ennesima presa in giro, mascherata da stato sociale sembra pronta; del resto cosa aspettarsi dal Governo in vista della campagna elettorale?

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