CORONAVIRUS - LAVORO DA CASA CON I BAMBINI
01 March 2020
di Sabrina De Prisco
Sembra un vantaggio, e da un certo punto di vista lo è, non dover chiedere permessi a nessuno per gestire la chiusura delle scuole ai tempi del Coronavirus.
E’ arrivato come un fulmine a ciel sereno, sembrava dovesse appartenere ad una terra lontana dagli occhi a mandorla, ma si è precipitato anche nella nostra bella Italia, partendo dalla frenetica Lombardia.
Il Coronavirus ha avuto un impatto non solo diretto sulla salute di chi è stato ahimècolpito, ma anche indiretto perché ha causato una serie di effetti a catena collaterali che non basterebbe un articolo intero per commentarli tutti.
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Mi soffermo, per esperienza diretta, sulla notizia ricevuta nei giorni di tumulto generale da Coronavirus in Italia in cui si comunicava che le scuole e i nidi d’infanzia sarebbero rimasti chiusi a partire dal lunedì successivo (ossia il giorno dopo la notizia) fino a data da destinarsi.
Cosaaaaaa?!?!
Effetto Coronavirus: chat delle mamme
E’ partito così il tam tam delle chat delle mamme, della scuola e del nido, in cui la preoccupazione iniziale era per la salute dei bimbi, ma è stato un attimo a passare ad una preoccupazione ben più grande: lavorare da casa con i bimbi.
Se non ti abbatte il coronavirus, ti abbatteranno loro!!!
![](https://diariodiviaggioclub.files.wordpress.com/2020/02/bimbe.jpg?w=1024)
Come si fa?
La concentrazione nello svolgere un’attività lavorativa mentre la piccola ha perso il ciuccio e lo vuole da te che stai cercando di realizzare un lavoro di concetto, come si fa?
Effetto Coronavirus: lavorare da casa con i bimbi
Annulli tutti gli incontri di lavoro e li sostituisci con call o, peggio ancora, con video call sperando che i due gnomi non si facciano vedere in video, e invece…
Ecco, il Coronavirus ha creato un’emergenza che da un lato ha sollecitato le aziende a testare finalmente lo smartworking, dall’altro ci ha bloccati in casa a dover superare una prova ben più ardua: lavorare con i bambini intorno.
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Ero in call con un cliente, mentre la piccola di casa era a fare i suoi bisognini nel vasino e, mentre mi impegnavo a dar conto al testo di una brochure, alzo lo sguardo e la vedo che se ne va in giro per casa sgocciolando ovunque.
Ecco, così parte il mio inseguimento, con cellulare in una mano, auricolari per non staccare brutalmente con il cliente, e via a pulire la “disgraziata”!!
Alla domanda “secondo te, è chiaro come è scritto in questo punto?” mi ritrovo con carta igienica in mano, Bianca finalmente al mio cospetto e una risposta da dare…”ehm, si, è tutto chiaro!”
Questo è solo uno degli aneddoti per rendere chiaro il concetto del lavoro da casa con i bimbi.
Certo, hai la possibilità di viverli meglio, ma è chiaro che vanno intrattenuti, altrimenti diventa un caos.
Ma come organizzarsi se si ha comunque dal lavoro da portare avanti?
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Ecco che provo ad organizzare una video callcon un altro cliente nel primo pomeriggio, quando la piccola peste dorme e l’altra guarda un po’ di tv.
Tutto bene, per fortuna, stiamo arrivando ai saluti finali, quando Aurora fa capolino in video e chiaramente suscita la curiosità della cliente che comincia a chiedere di lei.
Ecco, finisce che Aurora si inserisce attivamente nella video call spiazzandomi e attirando l’attenzione della piccolina, che nel frattempo si era svegliata: tutti in video call!
Il lavoro ai tempi del Coronavirus ha avuto anche l’effetto di scatenare call e video call su tutti i fronti e per tutti i genitori che si sono visti costretti a lavorare da casa.
Ci contattavamo tra una call e l’altra per organizzare il tempo libero dei nostri bimbi e qualcuno mi ha detto addirittura: “guarda, Sabrina, abbiamo trascorso la giornata in call, ognuno dal proprio domicilio e per riuscire a lavorare ci si collegava da ogni posto, anche da sotto il letto!!”
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Comunque, scene esilaranti che solo a raccontarle ci fanno staccare da quella brutta realtà che è il virus.
La bella notizia è che non è finita qui. Altri giorni di lavoro a casa con i bimbi ci aspettano e trovare un compromesso tra concentrazione e attenzione alle loro esigenze sarà dura.
Ma noi mamme e papà ai tempi del Coronavirus, e non solo, abbiamo fortificato i nostri anticorpi anche nella gestione delle piccole pesti e se sopravviviamo al coronavirus, riusciremo a farla franca anche a trascorrere 24 ore non stop a lavorare con i bimbi a casa.
No, non è vero! E’ troppo anche per noi genitori multitasking!!
Allora non possiamo fare altro che sclerare con il #broomchallange…vi siete imbattuti anche voi nella sfida della scopa?
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Vi lascio con una poesia napoletana nata proprio per l’occasione, non so chi l’abbia scritta, ma è un genio!
S’intitola ”‘O virus”:
“Mammamia, cherè ‘sta toss’?
Tengo ‘a faccia rossa, ross’,
sé ‘ndurzat tutt’ ‘o muss’ niente, nient’ è ‘stù virus?
Ma cherè? Mi sento musc!
Se ne scesa già ‘a paposcia,
sente ‘e braccia flosce, flosce,
e me ballano e ddoje coscie.
“Piglia ‘a meglia mmedecina!
Antibiotico e aspirina,
vir buon’ int’ ‘a cucina,
pure sott’ ‘o lavandino!”
“Tre Aulin e ‘nu bicchiere,
stongo male chiù d’ajere!
Chiamma subbèto ‘o ‘nfermier’ polizia e carabinier’!”
Stù virus marc’ ‘a pest’,
“appilammo ‘utt ‘e feneste!
Miett ‘o micio int’o a ‘na cest’,
niente uscite, e niente feste!”
Tengo a frev’ a’ trentasett’!
‘O ssapevo, song infett!
Sto murenn’, che mi mett?
Miett’ ‘e fior’ ‘ncoppo ‘o liett’!
‘O duttore poi è venuto,
spalle ‘e core m’ha sentuto,
pura ‘a gola m’ha guardato,
ma ‘o virus nun ha truvato.
Zitto, zitto, se assettato,
la mia lingua ha analizzato:
e po’ ngopp’ ci ha sputato!
Che dottore scostumato!
Se ne andato anche il dottore,
mi è passato ogni dulore,
stù virus è cos’e pazz’,
nun c’è stà, ma scass’ ‘o cazz’!”
![](https://diariodiviaggioclub.files.wordpress.com/2020/02/chisono-1.jpg?w=768)
Chi sono
Dietro la Donnariccia c’è il lavoro creativo di una sognatrice freelance che ama la scrittura e il modo di raccontare il mondo con i colori e le sensazioni di chi non teme le sfide.
Sono una copywriter che scrive per gli altri e per sé con la passione di chi ha voglia di mettersi in gioco costantemente e che non si accontenta della solita routine.
Contattatemi se avete bisogno di uno storytelling per il vostro brand, di una consulenza per affrontare la giungla del web o se avete una storia da raccontare, ma vi mancano le parole. Ecco quelle le metto io!
News » LA DONNARICCIA.IT | Sunday 01 March 2020
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