Lucio Battisti, la musica pura1943-1998
Lucio Battisti, la musica pura1943-1998
di Giovanna Ferradini
Lucio Battisti è stato un cantautore e compositore tra i più innovativi e influenti nel panorama della musica italiana. Ha venduto, complessivamente, oltre 25 milioni di dischi. La sua produzione ha impresso una svolta decisiva al pop italiano. Lucio Battisti, infatti, da un punto di vista propriamente musicale, ha personalizzato e innovato in ogni senso la forma della canzone tradizionale e melodica. Battisti, grazie al sodalizio artistico con Mogol, ha rilanciato temi ritenuti esauriti o difficilmente rinnovabili, quali i rapporti sentimentali e i piccoli fatti della vita quotidiana; ha saputo esplorare anche argomenti vergini e inusuali, a volte controversi, spingendosi fino al limite della sperimentazione pura nel successivo periodo di collaborazione con Pasquale Panella. Il 14 febbraio del 1965, Battisti prende appuntamento con il discografico Franco Crepax e, durante il provino, viene notato da Christine Leroux, un'editrice musicale di origine francese, arrivata a Milano negli '60 contitolare delle edizioni El & Chris: cacciatrice di talenti per la casa discografica Ricordi, fu lei una delle prime a credere nel talento di Battisti, e fu lei a procurargli il fatidico appuntamento con l'autore Giulio Rapetti, in arte Mogol. Riguardo a questo primo incontro con Battisti, Mogol ha raccontato di non essere rimasto particolarmente impressionato dalle canzoni che Lucio gli aveva proposto, ma di aver comunque deciso di collaborare con lui per la sua umiltà nell'ammettere i propri limiti e la voglia di fare e di migliorarsi. Nel 1966, fu lo stesso Mogol a insistere con Battisti, scettico egli stesso circa le proprie doti vocali, perché cantasse in prima persona le sue canzoni, anziché limitarsi ad affidarle ad altri artisti. Mogol dovette superare non poche resistenze presso la Ricordi, la loro casa discografica, ma alla fine, minacciando di dare le dimissioni, l'ebbe vinta. Lucio esordì come solista nel febbraio 1966 con il brano "Adesso sì", portata a Sanremo dall'esordiente Sergio Endrigo a cui seguì il primo 45 giri "Dolce di giorno"/"Per una lira con modestissimi risultati di vendite. Il periodo di gavetta di Battisti fu fatto a Milano, principale zona di attività dei Campioni, e gravita nell'ambiente che ruota attorno al club Santa Tecla, allora tempio del jazz e della nascente musica rock italiana. Battisti vivrà tutto il resto della sua vita a Milano, prima nel quartiere popolare del Giambellino, poi nella zona di Città Studi, per trasferirsi dal 1973 al 1998, anno della sua morte, in una villa nel residence "Il Dosso di Coroldo" a Molteno, in Brianza. Nel 1969 c'è la consacrazione come cantante e autore di Battisti; a gennaio 1969, Lucio partecipa, per la prima e unica volta come cantante, al Festival di Sanremo con la canzone "Un'avventura", in cui riesce a conciliare la melodia italiana con le atmosfere e i suoni del rhytm and blues, in particolare con una caratteristica e vigorosa sezione fiati. La partecipazione a Sanremo aumentò di molto la sua popolarità e, dopo, ilfestival pubblica il singolo "Un'avventura"/"Non è Francesca". Il 4 marzo 1969 esce il suo primo album, intitolato "Lucio Battisti", raccolta di brani già pubblicati nei precedenti singoli, più sei brani già editi nelle versioni di altri gruppi e cantanti, qui interpretati da Battisti; il 28 marzo pubblica il secondo singolo dell'anno, "Acqua azzurra, acqua chiara"/"Dieci ragazze". Il 15 aprile partecipa per la prima volta a una trasmissione televisiva, Speciale per voi di Renzo Arbore secondo canale della Rai. Nella trasmissione viene lanciata la canzone "Acqua Azzurra, Acqua chiara", tormentone estivo nell'estate 1969: con questa canzone, Battisti arriva terzo al Cantagiro ma vince il Festivalbar di quell'anno. Durante l'estate, il suo primo tour, composto di 21 serate. Sempre durante il periodo estivo, Battisti fonda insieme con Mogol una casa discografica indipendente, la Numero Uno e in questo progetto sono coinvolti la Formula 3, Bruno Lauzi, Edoardo Bennato, Adriano Pappalardo, Oscar Prudente e altri. In ottobre pubblica il terzo singolo dell'anno, "Mi ritorni in mente"/"7 e 40". Nonostante il successo come interprete, la sua attività di autore per altri cantanti non si interrompe. Sebbene sia abbastanza disponibile a rilasciare interviste ai mass media, già in questo periodo comincia a delinearsi il suo carattere: in un'intervista relativa al suo fidanzamento con Grazia Letizia Veronese, seppure in tono scherzoso, definisce i giornalisti dei «dannati curiosi»; comincia a manifestare il desiderio di privacy e di non essere costantemente sotto i riflettori («Noi gente dello spettacolo non riusciamo mai a farci gli affari nostri senza che interveniate voi […] a togliere anche quel minimo di riservatezza della nostra vita privata») e la convinzione di dover essere giudicato solo per la sua musica e non per il pettegolezzo che si crea attorno al personaggio («Lucio Battisti deve essere giudicato per le canzoni che scrive e per le canzoni che canta»).
Lucio Battisti, Poggio Bustone 5 Marzo 1943 – Milano 9 Settembre 1998
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