DIVENTO - VIVERE “FACCIA AL VENTO”

23 June 2024

di Roberto Dall'Acqua

Faccia al Vento"   di DIVENTO, al secolo Emilio Cigliano, è un album sulla rinascita e sul coraggio, sul libero pensiero e sulla bellezza dell’imperfezione. E’ un album sul piacere di affrontare le burrasche a viso aperto, per poi assaporare la sensazione inebriante di aver superato il tratto di mare tempestoso che pareva tanto insuperabile.

E’ un album che inneggia all’ostinazione, ma anche alla capacità di deporre le armi, quando ciò può restituire la vitalità che sembra persa. 
E’ un album sulla vita, una proposta irriverente su come viverla, apprezzandone anche la sofferenza che ci riserva.
L’album è un unicum concettuale, un viaggio in cui ogni tappa non può essere vissuta separatamente dalle altre.

Al progetto iniziale, è stato aggiunto il brano “Io amo”, che chiude l’album. Una canzone meravigliosa che ha lo scopo di farci riflettere perché "io amo sempre senza condizioni davvero/la luce che io ho visto nella nebbia un faro/filtrato tra le crepe del mio muro nel buio/ e un attimo di eterno trapassato il futuro".

DIVENTO è un poeta della canzone, l'Egeunio Montale della musica; rime che contribuiscono ad alleviare il dolore della vita, asciugare le lacrime del nostro viso spesso rigato dal pianto.

<<Da "Il fiume" - spiega l'artista - principio di tutto, corso impetuoso che rompe gli argini dell’emotività, irrorando le terre dell’anima rese aride dalla troppa razionalità autoimposta; al momento in cui svelo chi sono e i tratti distintivi del mio modo di amare “universale”>>. 

Puoi ascoltarlo qui: https://lnk.to/facciaalvento

Il videoclip di “Faccia al vento”

Concepito, filmato e montato dalla stessa Elisa Alloro, in feat. con l’artista sulla tredicesima traccia “Io amo”, nonché Produttore Esecutivo della label, è il tentativo di sintetizzare il caleidoscopico ventaglio emozionale di Emilio prima ancora che di DIVENTO, laddove l’uomo e l’artista convivono indissolubilmente giocando entrambi un ruolo fondamentale sugli struggimenti e sulle conseguenti scelte di vita. Una sorta di reel, con continui salti temporali, che spiazza in primo luogo l’artista, in analisi, di fronte allo specchio del tempo; su un brano - title track dell’album, che è poi una lettera alla sua figlia più piccola. 

Un’esortazione a vivere senza nascondersi e senza aver paura di soffrire: <<La vita è tanto più bella quanto più siamo in grado di adattarci alle sue “imperfezioni”. Serve prendersene il più possibile, avidamente, come se si volesse respirare tutto il vento tagliente che soffia sulla nostra faccia>>.

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