ELENA SOMARÉ, star internazionale del fischio melodico, in “AVINU MALKEINU”
20 December 2023
di Salvatore Taibi
Da venerdì 15 dicembre, è disponibile in digitale “AVINU MALKEINU” (https://spoti.fi/3v5Aguc, distribuzione Tune Core), il nuovo brano della star del fischio internazionale ELENA SOMARÉ che ha sdoganato un genere fino a metà del secolo scorso riservato solo agli uomini e tuttora vietato alle donne in alcuni paesi portando questa particolare voce, ai più alti livelli interpretativi.
Nel Medioevo, infatti, le donne che fischiavano venivano tacciate di essere delle streghe. In seguito, fischiare è rimasto uno stigma di volgarità pubblicamente condannato. Il divieto di fischiare persiste ancora oggi in molte culture locali ed Elena Somaré è la prima donna ad aver tenuto un concerto di questo tipo nel mondo arabo, dove il fischio femminile è tuttora considerato “Haram”, indecente. L’artista ha esplorato nei suoi dischi il repertorio tradizionale napoletano e gli standard del Sud America fino ad arrivare a inediti e a brani, arrangiati per lei dal compositore svedese Mats Hedberg, della fine degli anni Sessanta e dei primi Settanta che vanno dai King Crimson a Brian Eno in un lavoro, in cui hanno collaborato: Morgan Agren, l’ultimo batterista di Frank Zappa la cantante jazz Ada Montellanico, il pianista Gianluca Massetti e l’arpista paraguaiano Lincoln Almada. Nota è anche la sua collaborazione con il suo fischio melodico alla colonna sonora dei film “Loro 2” di Paolo Sorrentino, “Euforia” di Valeria Golino e “Lei mi parla ancora” di Pupi Avati.
“AVINU MALKEINU” è una preghiera tradizionale ebraica eseguita con il fischio melodico: una richiesta di perdono in un mondo costellato di guerre e un inno alla pace per il nuovo anno. Il brano è un Padre Nostro ebraico, simile al Padre Nostro cristiano, che veniva cantato nei campi di concentramento: eseguito con il fischio, la nostra voce più ancestrale ed universale, diventa una preghiera di tutti, senza barriere linguistiche, di genere o di discriminazione.
Con la sua voce priva di parole Elena Somaré, racconta la necessità collettiva di pace, perdono e comprensione reciproca, sottolineando che, nonostante le avversità, la speranza e il desiderio di un mondo migliore possono persistere attraverso la potenza della musica.
Con Elena Somarè hanno collaborato: Mats Hedberg (chitarra classica, EBow, campionatore), Lincoln Almada (arpa paraguaiana), Gianluca Massetti (tastiere), Morgan Ågren (batteria e percussioni), Filippo De Laura (violoncelli & Root Tar Violin), Bernhard Wöstheinrich (Sounddesign e campionatore). Il brano è stato arrangiato da Mats Hedberg.
«Avevo già preparato e suonato “Avinu Malkeinu” per un concerto che ho fatto a Tel Aviv all’Ambasciata italiana, per me è una delle più belle preghiere ebraiche e il suo significato, in questo momento, è importantissimo – dichiara Elena Somaré – Il fatto di interpretarla con il fischio che è la nostra voce più intima ed ancestrale, una forma di espressione universale priva di linguaggio, aggiunge un livello di connessione e inclusività. Il messaggio di pace, perdono e speranza trasportato dalla preghiera diventa così accessibile a tutti, indipendentemente dalla lingua, dalla cultura o dalle credenze. Questo è un momento in cui bisognerebbe fermarsi e ritrovare la spiritualità perché in nome delle religioni si compiono atti atroci che nulla hanno a che fare con il messaggio della religione stessa».
Elena Somaré artista multimediale, è una delle rarissime e più note interpreti, sul piano internazionale, nel campo della musica per fischio. Si è esibita in numerosi teatri, festival e luoghi prestigiosi in tutto il mondo e ha portato questa particolare forma di espressione ai più alti livelli interpretativi, liberandola dal pregiudizio che la confinava alla pura esibizione virtuosistica. Nel metodo da lei scritto. L’arte del fischio vengono trattate le tecniche di base di questa forma espressiva con esercizi per la respirazione, abbellimenti, fioriture e ritmica e con alcuni brani esemplificativi utili per iniziare a interpretare in modo personale la musica fischiata.
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