"BAKSTAGE" DI EILEEN ROSS

21 May 2017

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Backstage


Si voltò di scatto e lui era lì, che la fissava con quegli occhi così profondi, con quel fuoco che li faceva ardere, che la faceva ardere.
«Vaffanculo, Jake Angel!»
Le sorrise. «Lo sapevo che mi ci avresti mandato! Adesso basta con i convenevoli, posso parlarti?»
«Sarei occupata, prendi un appuntamento con la mia segretaria… diciamo, in un lasso di tempo fra fottiti e mai!»
Ok, se l’era cercata, ma più lo faceva incazzare e più aveva voglia di stringere quella massa di capelli profumati tra le dita e baciare quelle labbra insolenti.
«Dammi cinque minuti del tuo fottuto tempo!»
Che si fottesse lui! «Ok, stronzo, cinque minuti da questo momento… sono già passati dieci secondi...» L’afferrò per la vita e la guidò verso la veranda. «Me ne bastano quattro!»
Al buio, la costrinse in un angolo, spingendola contro il muro. Le sfiorò il viso con l’indice, seguendo la linea del naso, la bocca, il mento. Lei ansimò: «Tre minuti...»
Le sollevò la gonna, accarezzandole una coscia. «Continua a contare, stronza...»
Lei gli infilò la lingua in bocca, divorandolo. Spinse il bacino, sfregandolo contro l’erezione in un gemito roco.
«Due minuti...»
Le strinse i seni fra le mani, bramoso. «Continua...»
Mentre le scostava il perizoma, gli chiese: «Di cosa volevi parlarmi...?»
Le passò l’indice fra i petali umidi. «Perché te ne sei andata?»
Lei gli andò incontro a fior di labbra, con il fiato corto. Gli rispose: «Perché è arrivata la tua ragazza, non avevamo più nulla da dirci!»
La penetrò lentamente con due dita, strappandole un gemito. «Questo lo pensi tu...»
Gli si aggrappò alla schiena, sollevando una gamba contro il fianco di lui. «Questo è quello che pensa lei...»
Con il respiro corto, Jake aumentò il ritmo, sfiorandola con il pollice in cerchi concentrici là dove provava più piacere. «Non me ne frega un cazzo, non sto pensando a lei in questo momento!»
La prima ondata che precedeva l’orgasmo la percorse ed inarcò la schiena. «Davvero?»
Un sospiro. «Credo...»
Le leccò l’incavo dei seni. «Continua stronza! Cazzo, sei bellissima!»
Seguendo quel ritmo che la mandava in delirio, buttò indietro la testa. «Jake, non ti fermare... dovreste fare un po’ di terapia di coppia...»
Le strinse con una mano una natica, spingendola avanti e indietro, guidandola.
«Cosa?! Vieni, Liz, vieni per me, perché vederti così mi fa impazzire… Mi sei entrata dentro, cazzo!»
Lei si lasciò andare, mordendosi il labbro superiore per non gridare, mentre il piacere la scuoteva.
«Jake... sei...» gettò fuori tutta l’aria «Sei uno stronzo! Ti odio!»
La schiacciò con il proprio peso ed attese che gli spasmi di lei si affievolissero. Estrasse le dita umide e le succhiò. «Fragole e miele...»
Le baciò le labbra piene, mordicchiandole. «Io non lo so, se ti odio…»
Le scostò una ciocca dalla fronte madida di sudore, guardandola con gli occhi annebbiati dal desiderio. «Non lo so nemmeno io cosa...»
La voce squillante di Julia li fece sobbalzare. «Jake, tesoro, sei qui?»
Jake indietreggiò, barcollando. Liz si tirò giù la gonna. «Sì... piccola, sto arrivando!»
Julia comparve sulla soglia della porta finestra. Quando li vide, gli occhi divennero due piccole fessure furenti. «Che succede qui?»
Liz prese in pugno la situazione. «Falla finita, Julia! Jake si stava complimentando per la mia performance...»
Ed era vero, ottima performance... vederla venire era la cosa più eccitante in assoluto!
«Sì, tesoro, mi congratulavo con lei…» un ultimo sguardo «Sei stata magnifica...» e raggiunse Julia, perplessa.
«Jake, ti stavi congratulando per il concerto?» la prese per la vita «Sì, il più bel concerto che io abbia mai sentito!»
Julia si strinse a lui. «Andiamo a casa, Jake, vorrei stare un po’ da sola con te...»
Alzò appositamente il tono. «Ti vorrei dentro di me...»
Sbattendo le ciglia, rivolse un sorrisino ironico a Liz. «Buona serata, cara, sei stata bravissima al concerto!»
Liz si incamminò verso di loro e, superandoli, le disse: «Ne sono sicura, Jake apprezza molto le mie qualità...» si passò la lingua sulle labbra «Le apprezza moltissimo! Buona serata e… ah, Jake, faresti bene a seguire il mio consiglio per quella terapia...»

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News » Il racconto della Domenica - Sede: Nazionale | Sunday 21 May 2017