ELENA LOMBARDI, EMOZIONI IN "SORPRESI DAL DESTINO"
22 January 2017
di Roberto Dall'Acqua
Elena Lombardi nasce scrittrice. Lo possiamo affermare, senza ombra di dubbio, perché scrive fin dalla più tenera età e perché il suo obiettivo è dare gioia e far provare emozioni non solo ai lettori ma anche alle persone che incontra nella vita di tutti i giorni.
- Elena come hai iniziato la tua carriera di scrittrice? <<Come ho iniziato? Leggendo molto. Sono una divoratrice accanita. Credo che la lettura sia un passaggio obbligatorio per chi vuole scrivere. Non ci regala solo emozioni, non ci permette solo di viaggiare con la mente, ma anche di imparare l’italiano e apprendere quanti più termini possibili. Da lì è arrivata la spinta e la necessità di scrivere una storia tutta mia. Volevo raccontare qualcosa con i miei pensieri e la mia personale visione sull’amore. Scrivere è il mio tutto. È parte integrante di ciò che sono. Riesco a essere pienamente felice solo quando impugno una penna e metto nero su bianco quello che sento e sogno. È un'arte che mi permette di avere il mio posto nel mondo. Direi che sono folle e tenace. Se credo in qualcosa non mollo finché non ho raggiunto il mio obiettivo>>.
- Se dovessi presentarti a chi non ti conosce cosa diresti di te? <<Direi che sono una ragazza semplice e idealista che vuole solo proteggere i suoi sogni. Bisogna crederci sempre. La determinazione è tutto>>.
- Questo è il primo libro che scrivi ? Che emozioni? <<Diciamo che "Sorpresi dal Destino" è il primo romanzo che pubblico; ne ho scritti diversi, ma sono ancora in fase di editing. Comunque vedere un proprio libro nella fase della pubblicazione e dopo, è bellissimo. Un mix di ansia, paura, felicità, soddisfazione. Chi scrive regala sempre un pezzetto del proprio cuore agli altri. Ne approfitto per ringraziare tutti quelli che mi stanno leggendo in questo momento. Grazie di cuore>>.
- Quanto è complicato e faticoso essere donna oggi nel terzo millennio e nella società dei social media? <<È molto complicato essere donna oggi, aldilà del terzo millennio e della società dei social. Ho sempre un occhio di riguardo per le particolari sfumature dei nostri caratteri e per le violenze che molte di noi sono costrette a sopportare e subire. Per questo scelgo personaggi femminili forti e indipendenti, che siano in grado di amare se stesse prima di chiunque altro>>.
- www.ilgiornaledelricordo.it si occupa di memorie, di storia. Qual'è un bel ricordo (anche non professionale) di Elena? <<Un bel ricordo, escluso quello che sto vivendo adesso? Il primo che mi viene in mente è legato a mia nonna. Ero molto legata a lei. Mi ha insegnato l’umiltà e la generosità. Mi ha insegnato a saper perdonare e ad amare aldilà delle incomprensioni. Era una grande donna>>.
- Che importanza ha per te il ricordo storico? Ricordare alle nuove generazioni avvenimenti, episodi e persone che - magari vissute in tempi lontani - hanno rappresentato una traccia per il futuro? <<Il ricordo storico è fondamentale. Per me è molto importante. Senza la storia non può esserci un passato, non può esserci un presente e non può esserci un futuro. Siamo sempre il frutto di quello che siamo stati, del periodo storico che ci ha condotto fin qui. Ed è indispensabile per potersi migliorare, per non ripetere più gli stessi errori e per diventare individui più responsabili e maturi. Certi orrori a volte sono tappe obbligate. Vorrei ricordare una data alle nuove generazioni, che in parte ha tracciato il mio futuro e che per me è un punto fermo. Il 27 Gennaio del 1945, “il giorno della Memoria”, per ricordare che siamo tutti fatti di carne e ossa, che siamo tutti uguali anche nelle nostre diversità. Per me essere diversi significa solo rispetto reciproco. Un'altra persona è legata a ciò che faccio, Anna Frank, che aveva cominciato a vedere la scrittura come una valvola di sfogo per uscire dall’inferno. Aveva preferito una penna e un foglio a un pezzo di pane rinsecchito. È un grande esempio di amore e passione>.
- Progetti, appunto, per il futuro di Elena Lombardi? <<Vorrei solo scrivere ed emozionare i miei lettori, regalando loro ciò che sono>>.
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News » Il racconto della Domenica | Sunday 22 January 2017
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