UN MILIONE DI BOTTIGLIE AL MINUTO: PERICOLOSO TANTO QUANTO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
04 July 2017
di Carolina Polo
É questa la denuncia di GREENPEACE. Il consumo annuale di bottiglie di plastica è aumentato vertiginosamente negli ultimi anni ed è previsto un ulteriore incremento, tre volte maggiore, entro il 2021. Questo non farà che porre all'orlo della salubrità oceani, litorali e l'ambiente che ci ospita. Ogni minuto un milione di bottiglie di plastica viene trasportato intono al Mondo tanto da creare un vero e proprio flusso circolatorio di sostanze plastiche tossiche per l'integrità dei microclimi e sistemi globali, tanto quanto il cambiamento climatico. Ogni secondo infatti, sono circa 20 mila le bottiglie immesse nell'ambiente senza un adeguato riciclo. Questa tragica conseguenza è il prodotto delle ideologie occidentali focalizzate sull'estremo desiderio di consumo e insaziabilità, nonché la cultura della frenesia e necessità di pratico trasporto "take away" delle metropoli. Nel 2016 sono state vendute bel 480 miliardi in tutto il Mondo. Se queste bottiglie venissero impilate una sull'altra si raggiungerebbe una distanza maggiore della metà della lontananza Terra-Sole!
Questa situazione aumenterà di ben 583,3 miliardi nei prossimi 3 anni. Il materiale con il quale vengono prodotte le bottiglie di largo consumo è polietilene terefltalato, conosciuto più semplicemente come PET; è quindi una sostanza facilmente riciclabile e dalla quale si possono ricavare altri prodotti.Una problematica così sostanziale si raggiunge nel momento in cui la dispersione delle bottiglie stessa è divenuta incontrollabile. Gli oceani si stanno saturando di queste sostanze, la fauna e la flora sono compromesse dalla "proliferazione" incontrollata nel loro habitat naturale tanto da confondere spesso i loro alimenti con questi materiali tossici per la loro salute. Seppur di facile riciclo come detto, solo il 7% del totale infatti, nel 2016, è stato ritrasformato e portato a nuova vita. Le tonnelate di plastica che inquinano i nostri oceani raggiungono le 5-13 mila tonnellate, e parti di esse, vengono intercettate da uccelli marini, pesci e altri organismi dei quali è messa a repentaglio la vita stessa. Alcune ricerche sottolineano addirittura che entro il 2050 il peso della plastica contenuta nei mari sovrasterà il peso della quantità di pesci che nelle loro acque vivono, si afferma inoltre, che questa compromissione abbia già raggiunto la catena alimentare dell'uomo stesso. Gli organismi infatti, arrivano a nutrirsi di plastica per errore, questa, indirettamente, sarebbe così già entrata nel ciclo nutritivo di coloro che si alimentano di pesce. Questa ricerca, compiuta dall'Università di Ghent, in Belgio, dichiara che coloro che si cibano di una dieta contenente pesce, ingeriscano ben 11. 000 piccoli pezzi di plastica ogni anno! Riflettiamo quindi, se non solo per il rispetto dell'ambiente che ci circonda, anche alla nostra salute: vogliamo veramente intossicare i nostri figli irreparabilmente per il resto dei loro giorni?
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