Plastic Overshoot Day: ai confini del mondo

18 September 2025

La quiete di un parco circondato da alberi verdi e panchine di legno. Il rumore dell’acqua che feroce sbatte contro gli scogli. Il cinguettare delle tortorelle in alta montagna di prima mattina. Questo è tutto quello che il nostro pianeta, silenziosamente continua ad offrirci, eppure noi non sembriamo essergliene grati. 

Il giorno in cui la plastica prodotta nel mondo ha superato la capacità di gestione, è trascorso in silenzio. È stata la E-earth Action, un’azienda Svizzera, ad istituire il Plastic Overshoot Day con lo scopo di sensibilizzare in modo incisivo la società, il governo e le istituzioni sul tema dell’inquinamento da plastica nel mondo. Questa data ricorre ogni anno ed è caratteristica per ogni paese. In Italia la scadenza è fissata per il prossimo 24 Ottobre e a dare l’allarme è stato il WWF. Ma il BelPaese rispetto ad altri in Europa, si classifica bene. È ovviamente una data simbolica, ma drammatica, che sottolinea la necessità di intervenire con politiche che regolino la produzione e il consumo di plastica nel mondo. 

plastica discarica bottiglie

Nel 2024 si sono raccolte oltre 1,4 milioni di tonnellate di plastica, un aumento del 4% rispetto al 2023. Dati che ci mostrano come ormai questo materiale sia parte della nostra quotidianità. La dispersione di plastica non è soltanto un problema che impedisce il corretto mantenimento della biodiversità e delle naturali condizioni climatiche, bensì è una condizione che incide sulla catena trofica degli esseri viventi fino ad arrivare all’uomo. Materiali plastici inferiori a 5mm si sono scoperti all’interno di ogni organo ed è tragico l’effetto che additivi e sostanze chimiche possano avere su di essi. Alcune analisi hanno rilevato fino a 7 grammi di microplastiche nel cervello umano sollevando preoccupazione sui possibili disagi neurologici.

microplastiche
Per questo il WWF propone al governo con urgenza l'estensione della raccolta differenziata a tutti i settori ad alto consumo in modo da ampliare la possibilità di riciclaggio o ancora, di introdurre una tassa per l’utilizzo di plastica vergine.

Prenderci cura del nostro pianeta non è solo un dovere. È assicurarci di vivere dignitosamente nel presente, garantendo alle nuove generazioni lo stesso diritto futuro.  Guardiamoci intorno e prima di gettare plastica in mare o per strada ricordiamoci di chi la terra la abita e la custodisce da molto tempo prima di noi. 

di Nicole Pavanello

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