Lavinia Alberti: poetessa esistenzialista dell’anima

21 July 2019

di Roberto Dall'Acqua

Lavinia Alberti è poetessa che, attraverso i propri scritti, volge un attento sguardo sul mondo che la circonda. La poesia - e si evince nettamente in "Gocce" (Controluna Editore) è oramai per lei ragione di vita o, come afferma, <<è insomma tutt'uno con la mia vita>>, frutto di esperienze, anche minime, che contribuiscono alla sua crescita personale. Una silloge che trasmette la visione dell'artista, dalla natura all'amore, perché “più buia è la notte, più vicina è l’alba”.

- Lavinia Alberti scrittrice. Come nasce il tuo amore per la scrittura?

Ho sempre nutrito una grande passione per il mondo letterario e artistico, e per tutto ciò che è espressione dell’animo umano, ma in particolare per la scrittura, perché è proprio con essa che a mio parere si sedimenta il proprio vivere e dunque la propria percezione sul mondo. La scrittura poetica in particolare è nata, se così si può dire, recentemente. Ho iniziato a scrivere le prime poesie a circa 20 anni, nel periodo universitario, inizialmente senza un’esigenza specifica. La svolta per il mio percorso letterario e poetico è avvenuta nel 2018, poco più di un anno e mezzo fa. Ricordo con precisione, come fosse oggi, il giorno e il mese in cui tutto è iniziato, quasi per caso (anche se personalmente non credo al caso, per una mia visione religiosa e un mio modo di intendere la vita). Tutto è nato da un incontro con una persona che, seppur brevissimo mi ha lasciato tanto: sofferenze e insieme nuovi sguardi sul mondo; da lì, da quei solchi, mi si sono aperti scenari vastissimi nel mio io, ho capito davvero quanto fosse ampio il mio mondo interiore, quanto avessi da raccontare e soprattutto, cosa ancora più importante, che fino a quel momento avevo tenuto tutto quel magma sommerso; materiale che diversamente (forse) non sarebbe mai venuto alla luce. Da quel momento in poi la scrittura (poetica) è diventata per me prima ancora che una passione una necessità; si è trasformata pian piano in un bisogno intimo di espressione e oggi, più che mai, rappresenta un modo di essere e di vivere. E’ insomma un tutt’uno con la mia vita, per cui ringrazio le piccole, fragili e a volte apparentemente insignificanti esperienze di vita, perché proprio quelle mi hanno fatta diventare chi sono oggi.

- Cosa proponi nella tua opera “Gocce”? Che obiettivo ti proponi?

Il mio intento con questa mia raccolta poetica, al cui interno sono presenti 65 poesie, è stato ed è quello di trasmettere un frammento della mia anima e del mio mondo interiore, dei miei vissuti più o meno sofferti. Sono trattate alcune tematiche, tutte di carattere esistenzialista: c’è il tema del tempo, quello della natura che se in certi casi assume una valenza catartica in altri tende a divenire il suo opposto, trasformandosi quasi in “matrigna” (di leopardiana memoria). Infine c’è il tema dell’amore e degli affetti: un amore desiderato e sperato, atteso e disilluso, che è quello principale e che rappresenta il leitmotiv dell’intera silloge. La mia opera vuole essere una testimonianza di come dalle sofferenze e dalle inquietudini della propria anima possa nascere qualcosa di bello, di come tutto possa essere trasformato e sublimato se solo lo si vuole. E’ un invito a far percepire ai lettori il senso di speranza perché come si dice “più buia è la notte, più vicina è l’alba”.

- La frase – “con la cultura non si mangia” - espressione sempre abusata, cosa nasconde per te? E’ vera?

Ritengo che dietro questa espressione come dici tu abusata, si nasconda una pericolosa menzogna: molti pensano infatti che la cultura e lo studio in quanto astratti e quindi intangibili non possano offrire riscontri e tornaconti pratici, e di conseguenza economici. In realtà proprio perché essa forma la mente e il pensiero prepara ad affrontare la vita e quindi poi tutto il resto di conseguenza.

- Come ti rapporti con i social? Li usi?

Si, uso abbastanza i social, specialmente Facebook e Instagram, ma anche quelli più professionali come Linkedin e Twitter. Utilizzo Facebook principalmente per condividere i miei pensieri, aforismi o (raramente) poesie, e in generale il mio modo di vedere i fatti della vita, ma anche per mettermi in contatto con persone che hanno il mio stesso sguardo sul mondo. Instagram invece lo utilizzo per promuovere i miei scatti (essendo io anche unagrande appassionata di fotografia).

- Il tuo ricordo personale o professionale più emozionante.

E’ un ricordo professionale che risale al 2018. Un giorno decisi di contattare la rivista online di Vogue, senza sapere se avessi ottenuto una risposta. Dopo qualche settimana vidi inaspettatamente il mio primo scatto selezionato. A questi ne sono seguiti e ne seguono tutt’ora altri, e di questo sono molto orgogliosa.

- Alejandro Jodorowski afferma: “Il tempo asciuga il superfluo e conserva l’essenziale”. Che ne pensi?

Sono molto legata a questa frase di Jodorowski, autore che apprezzo molto. Condivido pienamente quanto detto da lui. Nella vita ci passano davanti tanti avvenimenti più o meno importanti è vero, alcuni ci segnano di più, altri di meno, ma col tempo man mano che ci allontaniamo da essi li vediamo con più nitidezza, capiamo a cosa dare valore e per chi vale la pena spendersi. Per questo mi ripeto sempre tra me e me che il tempo è il giudice più attendibile perché rivela non solo le persone ma anche i fatti della vita per quelli che sono e quindi a lungo andare conserva veramente ciò di cui abbiamo più bisogno.

- “Quando un cane abbaia a un ombra mille cani ne fanno una realtà”. Che ne pensi? Esiste nel tuo ambiente questo modo di vedere?

Nella mia vita, fino ad ora mi è capitato di venire a contatto con tante tipologie di persone: da quelle molto fragili a quelle più forti. Tutti quanti hanno però in comune la tendenza a farsi influenzare molto più facilmente da modelli negativi che da quelli positivi. Pur riscontrando tale atteggiamento anche nel mio ambiente, cerco di mettere una controtendenza attraverso le mie piccole azioni quotidiane.

- Obiettivi di Lavinia Alberti; professionali e propositi personali futuri?

In questo momento mi sto preparando per un concorso (quello a cattedra) previsto probabilmente per la fine di quest’anno. In contemporanea mi sto dedicando ad alcuni progetti in cui credo molto, legati alla scrittura, alla poesia e alla fotografia. Ho diverse idee soprattutto in quest’ultimo anno in cui è esplosa la mia creatività insieme alla voglia di mettermi in gioco. Quanto ai propositi personali come prima cosa mi auguro intanto di avere sempre la forza di assumermi le mie responsabilità in ogni campo e di fare le scelte giuste e di valore per la mia vita, cosa non sempre facile da capire nell’immediato, ed è proprio per questo che da mesi sto intraprendendo un percorso interiore di conoscenza di me e di consapevolezza, attraverso la fede, ma non solo.

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News » Il racconto della Domenica - Sede: Nazionale | Sunday 21 July 2019